Simone Razza, Community Marketing Coach per start2impact e Facebook Ads Specialist
C’è un filo, invisibile ma potente, che lega la Digital Combat Academy a start2impact.
Da un lato c’è il desiderio di offrire ai talenti italiani strumenti ed occasioni di formazione in grado di sopperire alle manchevolezze dell’accademia tradizionale.
Dall’altro c’è l’ambizione di dare un messaggio di speranza a giovani e adulti, che in Italia c’è ancora la possibilità di essere fieri di questo paese, a patto di combattere uniti verso una causa comune.
Tra i talenti di start2impact c’è Simone Razza, cui abbiamo avuto la fortuna e l’onore di stringere la mano proprio di recente. Occasione perfetta per avere un assaggio della sua qualità intellettuale durante uno stimolante aperitivo di networking, a Milano.
Da lì all’intervista il passo è stato breve: abbiamo ritenuto opportuno, e di valore per la nostra community, condividere i suoi pensieri e la sua storia. Perché i talenti amano farsi ispirare da altri talenti e molti giovani, in Italia, potranno conquistare energia positive dall’intervista di Simone.
Buona lettura.
Dopo aver conseguito il diploma di maturità in amministrazione, finanza e marketing sei entrato da subito nel mercato del lavoro anziché iscriverti all’università. Quanto è stato difficile per te prendere questa decisione, e come sviluppi la tua formazione al di fuori delle mura delle tradizionali istituzioni accademiche?
“In realtà è stata proprio la mia incertezza sul futuro a farmi esitare sul percorso post-diploma. La scuola per come la conosciamo non mi ha mai dato idee chiare, piuttosto un sacco di nozioni da riassemblare poi a casa come un puzzle da migliaia di pezzi. Più che una decisione vera e propria, quindi, è stato istinto di sopravvivenza nei confronti dell’incertezza. Se dovessi esprimere la mia opinione sul passato in questo momento direi che è stata quasi una benedizione, poiché mi ha permesso di continuare a essere curioso e affamato. Ed è esattamente ciò che serve per crescere in un settore dinamico come questo, a prescindere dalla preparazione in istituzioni accademiche. Puoi portare una campagna a profitto sia con una laurea che senza laurea”.
Starting Finance, Stargraph, Young Platform. Determinato e consapevole, hai abbracciato la strada del Facebook Advertising posizionandoti da subito come specialista verticale di questa disciplina in continua evoluzione. Cosa ti ha spinto ad abbracciare questa carriera e che risultati hai conseguito in queste 3 realtà?
“Un consiglio che mi piace sempre dare ai ragazzi che approcciano il Digital Marketing nel mondo del lavoro (che sia per altre aziende o per progetti personali) è proprio quello di sporcarsi le mani e valutare dopo l’ambito perfetto per la propria soddisfazione professionale. È proprio iniziando senza farmi troppe domande che ho scoperto cosa mi piace davvero. Fare campagne è eccitante, sempre diverso e pieno di insidie. Ti mette alla prova ogni giorno e ti inietta adrenalina quando i numeri salgono. Young Platform è stata probabilmente la mia sfida pubblicitaria più difficile, in quanto opera nel settore delle criptovalute e le normative pubblicitarie sono ancora piuttosto ristrette a riguardo: nei miei primi 2 mesi in Young ho lavorato sull’App, ottenendo più di 12.000 download. Starting Finance è stato un altro caso molto interessante: con qualche piccola modifica ho aumentato la curva dei followers del 60% circa rispetto al mese precedente e ho gestito una campagna di acquisizione clienti B2B con ottimi risultati a livello economico. In Stargraph non c’è stato alcun utilizzo di Paid Advertising fino ad ora: mi sono occupato della gestione di automazioni per un importante organizzatore di eventi musicali a livello nazionale”.
Il nostro punto di contatto è stato Start2Impact, fucina di giovani talenti italiani che ha saputo ingaggiarti nel progetto come speaker, mentor blogger, brand ambassador e persino community marketing coach. Un aperitivo a Milano ci ha anche dato modo di entrare in contatto diretto con te, e avere un assaggio di persona della tua competenza. Come hai conosciuto questa realtà e che valore aggiunto rappresenta per te?
“Start2impact è dove è iniziato tutto. Letteralmente. Quasi per gioco dopo aver visto un’inserzione su Facebook (ironia della sorte). Oggi non saprei nemmeno come ringraziare quell’inserzione. Quando il team di start2impact annunciò il primo Master per diventare Digital Marketing Specialist ho studiato giorno e notte per partecipare alle selezioni. Non sapevo cosa avrei trovato ma qualcosa, dentro di me, mi imponeva di non fermarmi. Oggi ci sono anch’io a chiacchierare con il team per decidere progetti futuri in questa meravigliosa piattaforma. Sono nate amicizie, confronti, speranza nel dare ai ragazzi una scelta diversa per il proprio futuro. E io tutti quei ragazzi ho avuto l’occasione di guardarli negli occhi, scoprendo una voglia di sognare che è davvero qualcosa di speciale (considerando un’Italia che alla prima occasione ti piazza davanti il lavoro che dovresti fare per non finire nel vortice della disoccupazione). Oggi posso solo ringraziare Gherardo e Virginia per il lavoro che fanno ogni giorno e per non aver mai mollato”.
Concludiamo con una panoramica sullo stato dell’arte del Facebook Advertising, oggi, in Italia. In questa scuola conosciamo molto bene Francesco Agostinis, dal nostro punto di vista simbolo della disciplina sul territorio nazionale. Quali sono le persone da cui invece tu ti ispiri e, soprattutto, come pensi stia evolvendo la consapevolezza intorno a questa disciplina rispetto ad altri Paesi?
“Lo stesso Francesco Agostinis è il mio punto di riferimento quando si tratta di Facebook Ads. Diretto, competente, sempre con nuove risorse da tirar fuori. Insomma, un pozzo di conoscenza grande quanto un pubblico broad. Inoltre, c’è da dire che quando si fa Facebook Advertising bisogna distinguere le competenze di Content Marketing e persuasione dalla conoscenza tecnica dello strumento per mischiare il tutto in un secondo momento. Quando parliamo di pubblicità in generale non possiamo non nominare Eugene Schwartz, David Ogilvy, Gary Halbert, che sono i primi da cui bisognerebbe ispirarsi. Entrando nello specifico di Facebook Ads un posto lo merita senza dubbio il team di AdEspresso. In Italia, poi, ci sono grandi professionisti da cui imparare e confrontarsi come Giulio Nicolai, Andrea Bottoni, Simeone Franco. Per quanto riguarda l’evoluzione della disciplina, viviamo in un’epoca storica dove la formazione e crescita non è più piramidale ma trasversale. Dove prima si puntava a raggiungere il massimo livello assieme a una singola azienda, ora la mentalità contemporanea ci spara verso un dinamismo quasi forzato (non è un caso se molti giovani si sentano già adulti a 20 anni, è questione di adattamento). Questo dinamismo è in grado di abbattere le barriere che separano l’Italia dagli altri Paesi e di conseguenza la consapevolezza cresce molto più rapidamente di quanto possiamo immaginare, anche grazie a straordinarie realtà come start2impact che spalancano le porte di un mondo così veloce quando ancora i ragazzi non si sentono vecchi o in ritardo rispetto agli altri. Le potenzialità di Facebook Ads sono semplici da comprendere: i social non mostrano i nostri contenuti a tutti, quindi si paga per raggiungere più persone. Nonostante questa certezza, nota ormai a tutti gli addetti ai lavori, c’è ancora chi ignora le sue potenzialità o non ne riconosce il giusto valore rispetto ad altri Paesi con una mentalità media più aperta e orientata al cambiamento. Portare questo strumento all’interno delle start-up italiane è anche un po’ una missione”.