Marco Guidi, Founder di Dovado l’App per gli Eventi su Roma
Laureato alla Sapienza per Triennale e Specialistica, Tirocinante per il Ministero dell’Economia e delle Finanze, CEO di una startup digitale capitolina
Abbiamo conosciuto Marco Guidi tanti anni fa, quando la Digital Combat Academy ancora non esisteva, durante un open day alla Sapienza di Roma. All’epoca si promuoveva un Corso di Laurea in Comunicazione, tutt’altra storia rispetto alla formazione erogata oggi in questa scuola. Eppure, così come frequentare l’Università crea delle opportunità interessanti, allo stesso modo partecipare a quell’open day ci ha permesso di stabilire un primo contatto, prezioso, con una persona che avremmo ritrovato anni dopo in tutt’altra veste.
Parliamo di Marco, founder della startup Dovado – applicazione con la missione di guidare i giovani romani nei meandri delle diverse opportunità di svago capitoline. Una missione a sfondo ludico, certo, ma che non deve apparire scontata in un contesto caotico come quello di Roma – in cui le cose da fare sono tante e, a volte, ci si perde per strada.
Di Marco ci piace l’approccio genuino alle cose. Ti parla di marketing con l’autenticità tipica del romano: schietto, diretto, ti dice le cose come stanno senza troppi fronzoli. È semplicemente una persona perfetta con cui parlare di marketing. Va dritto al punto, sempre, e se si porta a casa la partnership bene, altrimenti ci si incontra un altro momento.
Ci siamo concessi il lusso di proporgli un’intervista, breve ed essenziale, e lui ha accettato. Condividiamo molto volentieri le sue parole con lui. Soprattutto, non vediamo l’ora di incontrarlo dal vivo per parlare di marketing. Dal vivo, alla romana.
Cosa senti che ti stai riportando a casa dalla tua esperienza presso la Sapienza di Roma?
“Per me la Sapienza è stata un’opportunità importante, poiché mi ha arricchito tantissimo, mi ha formato in primis come studente ma specialmente come uomo. La Sapienza è l’università più grande d’Europa, ti prepara alla vita che c’è di fuori, fatta di: gioie, soddisfazioni, problematiche, lavoro, amici, sorrisi e lacrime. Dalla Sapienza, quindi, mi sono portato a casa un’esperienza fantastica che senza dubbio non dimenticherò”.
Le persone curiose si affacciano al mercato del lavoro in anticipo rispetto ai tempi, ovvero ben prima di terminare il percorso accademico. Qual è stato il tuo primissimo contatto col mondo aziendale?
“È proprio così. Io sono sempre stato, forse anche troppo, curioso, mi sono affacciato molto presto al mondo del lavoro. Già dall’ultimo anno di liceo ho cominciato a lavorare nello mondo delle pubbliche relazioni e della comunicazioni per eventi. Organizzare il divertimento per i miei coetanei è qualcosa che mi ha sempre esaltato, mi piace vedere le persone che ridono e si divertono all’interno di un evento”.
Nel gennaio del 2015 nasce Dovado, l’App per eventi della movida capitolina. Come nasce l’idea e, soprattutto, come hai fatto a darle una sostanza imprenditoriale?
“Stavo studiando per un esame imminente di marketing e mentre leggevo il capitolo sullo sviluppo delle applicazioni e sul loro progresso, mi è venuta questa idea. Molte volte uno studente mentre studia pensa ad altro o fa altro, ed anche in questo caso è andata così. Naturalmente dopo l’idea non è nata subito, magicamente, l’app, ma ci è voluto moltissimo.
Ho sbagliato tante cose, ho fallito molte volte, ma non mi sono mai arreso, ho avuto tenacia per più di due anni, quindi secondo me, la sostanza imprenditoriale è arrivata dal sacrificio e dal duro lavoro, ma sopratutto dal nuovo gruppo che ho creato fatto di amici, curiosi come me e con tanta voglia di migliorare e creare nuove opportunità ed idee innovative tutti i giorni”.
Concludiamo giocando con il futuro a breve termine. Quali pensi che saranno i momenti topici del tuo 2018?
“Nel 2018 tutto può succedere, non mi aspetto nulla, ma credo, come ho detto prima, nel lavoro e nella tenacia, solo così sono sicuro che avrò tante soddisfazioni”.