Violetta Marchionne, Studentessa del Corso di Marketing Digitale a Roma
Percorso esemplare nella Facoltà di Scienze Politiche, esperienza di studio all’estero in Repubblica Ceca, tenace sbarco nel mondo professionale della cultura. Violetta Marchionne si è candidata al corso in partenza per aprile sul photofinish, ovvero l’ultimo giorno disponibile. Crediamo nella serendipità e, se il destino ci ha consegnato Violetta, è sicuramente per un buon motivo. Il primo è che una persona super interessante, e la sua intervista lo dimostra.
La Digital Combat Academy nasce anche e soprattutto per integrare la formazione universitaria, spesso lacunosa dal punto di vista della pratica. Il tuo percorso accademico in Scienze Politiche risulta esemplare, con una Triennale finita nei tempi prestabiliti e una Magistrale conclusa con 110 e Lode. Col senno di poi, che giudizio complessivo daresti all’esperienza presso La Sapienza?
“Mamma Sapienza, una mamma che ti conquista da subito lasciandoti libertà ma che ti mette anche in guardia, dovrai imparare a cavartela se vuoi stare con lei. Mamma Sapienza mi ha dato tanto, mi ha dato la possibilità di crescere caratterialmente mettendomi in gioco sia dal punto di vista formativo che umano. Sicuramente ha contribuito il percorso accademico che ho scelto.
La facoltà di Scienze Politiche ti dà molti spunti per mettere in discussione pensieri ed eventi, e gli strumenti per avere un giudizio critico sulle questioni che ci coinvolgono nella vita di tutti i giorni. Determinanti sono stati anche l’Erasmus e il lavoro di due anni nella facoltà. Certo non sono mancate le criticità, soprattutto dal punto di vista di preparazione al mondo del lavoro.
A volte la teoria avrebbe bisogno anche di un percorso parallelo di pratica che ti faccia realmente capire le distanze che ci sono tra le due. Ma complessivamente non posso che accogliere l’esperienza come un primo passo positivo verso la scelta del mio percorso di vita, anche se all’esterno può sembrare che il mondo della cultura e della scienza politica siano completamente separate”.
Università Carolina di Praga, in origine Univerzita Karlova v Praze, è dove hai svolto il tuo Erasmus. Le esperienze all’estero, siano esse di studio o di lavoro, hanno il grande potere di allargare i nostri orizzonti e farci esplorare un altro punto di vista del mondo. Rispetto alla tua esperienza in Repubblica Ceca, cosa senti di esserti riportata a casa?
“Vivere un Erasmus è un’esperienza che cambia il tuo percorso di vita. Non solo perché ti allarga gli orizzonti e ti fa toccare culture e posti prima sconosciuti, ma anche perché porta a conoscere una parte di sé stessi che in un ambiente confortevole e conosciuto come casa, non puoi vedere. La Repubblica Ceca è il centro dell’Europa, anche se molti pensano sia ad est, e come tale è porto di punti di vista ed esperienze che sembrano lontane anni luce dalla nostra. E sono proprio queste diversità che riportandole a casa hanno arricchito il mio modo di essere e di vedere le cose.
Ognuno di noi guarda con i suoi occhi ma può vedere anche da una prospettiva sempre diversa. Ed è questa la regola fondamentale che scaturisce da un’esperienza come l’Erasmus. La curiosità, la voglia di aprirsi e vedere altro, è una carta fondamentale di dinamismo e accrescimento che, oltre ad essere una propensione personale, può crescere in un percorso fuori dalla quotidianità che l’Erasmus mi ha regalato”.
Speaker radiofonica, organizzatrice di eventi, assistente di produzione e, oggi, assistente di direzione. Il tuo percorso professionale nel campo della cultura e dello spettacolo procede spedita, ma ci interessa avere il tuo punto di vista personale. Da quando hai mosso i primi passi ad oggi, di cosa ti sei occupata nello specifico e cosa ti affascina di questa industria lavorativa?
“Il mio percorso nel mondo della cultura nasce dalla spinta a seguire le mie curiosità e i miei interessi nei confronti delle arti, quelle visive e performative, che mi hanno sempre accompagnata nel corso della vita fin da quando ero piccola.
Ho cominciato frequentando un Master in Management degli eventi dello spettacolo a Firenze, che mi ha permesso di acquisire sia dal punto di vista teorico che pratico, le conoscenze per organizzare un evento, un festival, una programmazione nella cultura. In seguito, grazie all’esperienze di tirocinio nella Fondazione Fabbrica Europa a Firenze, e all’attuale lavoro all’interno dell’Associazione Procult a Roma, sono cresciuta e ho affrontato questo mondo dall’interno.
Nei festival della Fondazione, ho svolto, prendendo sempre più confidenza delle capacità acquisite, l’assistente alla produzione artistico musicale, aiutando nella gestione degli artisti, nella logistica, con attività di supporto anche alla promozione nell’ufficio stampa e nella comunicazione sui canali social della fondazione.
Mentre nell’esperienza attuale, dopo tre festival e vari progetti in preparazione, mi sto muovendo nella direzione artistica, imparando a gestire le complessità che questo lavoro comporta. Ci sono tutti giorni novità, idee da progettualizzare, artisti da coinvolgere ed eventi da organizzare.
Non avrei mai pensato di cambiare completamente il cammino, ma una volta deciso di intraprendere questa strada, due anni fa, ho capito di aver fatto la scelta giusta. Il fascino di questo lavoro è l’imprevedibilità che a volta sconforta, a volte sprona, e la possibilità di inventare percorsi nuovi di intreccio delle arti e della loro diffusione, che è punto di crescita non solo per gli artisti coinvolti ma anche per le realtà sociale nel quale si immergono”.
La Digital Combat Academy ti fornirà un set di competenze e network che accelererà il tuo percorso professionale. Guardando al team di Docenti, alle materie insegnate, e agli sbocchi lavorativi, descrivici il tuo scenario ideale. Dove ti vedi da qui a 2 anni e, soprattutto, come possiamo aiutarti a concretizzare questa visione?
“Più mi inoltro nel mondo della cultura, più capisco che è un mondo difficile e complesso, ma allo stesso tempo ricco e affascinante. Ha tanti aspetti che non ho ancora potuto conoscere e provare, perciò mi aspetto che la vita possa darmi la possibilità di portare avanti questo percorso e crearmi, da qui a due anni, una mia realtà culturale, un proprio marchio personale nel mondo della diffusione artistica a livello professionale.
Il corso che sto per iniziare alla Digital Combat Academy spero possa farmi approfondire quell’aspetto dell’industria culturale che fino ad ora non ho approfondito ma che ho iniziato a conoscere con interesse fin dal Master. Ovvero la parte comunicativa, promozionale e di gestione di competenze e strumenti a livello di media e contenuti che possono offrire possibilità di investire su un’idea, un progetto o anche solo di entrare a far parte di una ruota che già cammina ma vuole migliorarsi ed espandersi in modo concreto”.