Social Warning, Olimpia Bazzichetto Intervista Davide Dal Maso
– Articolo di Olimpia Bazzichetto –
A tu per tu con Davide dal Maso. Coach dei social media e fondatore del Social Warning – Movimento Etico Digitale. Domande, riflessioni e attenzioni legate al vasto mondo del digital.
Ci terrei a fare una premessa a questo articolo. Non voglio nasconde il fatto che prima ho conosciuto la fama e poi la persona. Sto parlando di Davide Dal Maso noto anche come coach dei social media e fondatore del Social Warning – Movimento Etico Digitale.
Davide è stato il ragazzo che mi ha fatto conoscere come proposta formativa la DCA e a lui va tutta la mia stima per questo prezioso consiglio. Inoltre, da subito mi è sembrato disponibile e molto gentile. Nonostante i suoi impegni, mi ha permesso di fargli qualche domanda per indagare sul mondo digitale che lo coinvolge in prima persona.
Iniziamo con una domanda rispetto al tuo percorso formativo e professionale. Quando hai iniziato a focalizzarti sul mondo digital, nello specifico social media, e quando hai realizzato potesse essere anche il tuo lavoro?
“Ho capito che poteva diventare un lavoro quando, al rientro dal periodo in UK, mi hanno chiesto di fare una consulenza su come vedevo i social di quella agenzia per il lavoro. Da novizio del mondo business, non avevo nemmeno pattuito quanto farmi pagare per quel lavoro. Una volta al termine ho semplicemente detto al proprietario di dirmi loro quanto mi meritavo per l’output, tralasciando il fattore età. Ecco, mi son accorto in quel momento che mi dava una cifra 3 volte superiore alla mia aspettativa e lì ho capito che c’era dello spazio per posizionarmi nel settore”.
È possibile affermare che essere coach dei social media per le aziende e insegnare nelle scuole/università già a 21 anni sia un inizio davvero sbalorditivo. Hai mai incontrato difficoltà nel relazionarti con le aziende e/o con gli alunni data la tua giovane età?
“Tantissime. L’età è stato uno scoglio che tutt’ora mi trovo davanti quando non conoscono chi sono professionalmente. Superare questa barriera per noi giovani è una bella sfida, ma solo lavorando sulla nostra percezione all’esterno e mostrando i risultati del nostro lavoro riusciremo a farlo veramente”.
In che modo sei riuscito a creare un network di professionisti del digitale che ha sposato la causa del Social Warning? Il Social Warning – Movimento etico digitale è nato per consapevolizzare all’uso dei social media.
“Mi son reso conto che tanti professionisti del digitale hanno una vena etica, voglia di condividere, desiderio di aiutare la loro comunità locale innalzando il livello di cultura digitale.
Penso anche che gran parte delle persone che lavorano in questo settore non ci conoscano ancora e quindi potremmo essere molti di più.
Ad esempio di recente, un vostro collega di corso alla DCA di Roma, Luca Prioreschi, si è unito al nostro gruppo no-profit con lo stesso obiettivo”.
Secondo te, gli adulti sottovalutano i rischi che i propri figli possono correre usando i social oppure è mera disinformazione?
“Dai dati dell’Osservatorio Scientifico sull’Educazione Digitale è emerso come oltre il 52% delle famiglie non hanno nessuna regola o limite nell’utilizzo degli smartphone e dei social nella fascia 12-16 anni. Questo credo ci dia già una panoramica che gli esperti dell’Osservatorio come Gregorio Ceccone e Luca Piergiovanni approfondiranno nei dati 2019″.
Dopo ogni incontro con i ragazzi delle scuole riesci a raccogliere i feedback dell’intervento fatto per sensibilizzare gli alunni su questo tema? Se sì, quali sono i commenti che ti sono rimasti più in mente dopo l’incontro? Ad oggi, hai avuto modo di mantenere alcuni contatti con i ragazzi che hai incontrato?
“Sì, abbiamo diversi sistemi per raccogliere feedback, uno di questi tramite Instagram e le stories.
Il commento più diffuso è che non si aspettavano un intervento in cui si parla anche di potenzialità del web e gli si da spunti sul futuro, non vedendolo solo con pessimismo.
Un altro che mi ha colpito particolarmente, questa volta raccolto prima di un intervento, è stato “siamo stufi di essere presi come stupidi che non capiscono niente”.
“Prendi il meglio dal Passato, Vivi il Presente, Pensa al Futuro” – Movimento Etico Digitale – Davide Dal Maso.