Francesco Aldo Dellacà, Studente della Digital Combat Academy a Milano
Quest’anno abbiamo iniziato a frequentare i nostri futuri Studenti con largo anticipo sui tempi. Tra questi abbiamo già incontrato Francesco, stoico studente universitario e membro fedele di Start2Impact.
Rispetto alla sua esperienza universitaria possiamo sicuramente integrare l’accademia tradizionale con un network di professionisti e tanta pratica in aula. Dopotutto siamo qui per questo: colmare il vuoto formativo lasciato anche e soprattutto dalle facoltà vecchio stampo.
Rispetto a Start2Impact, invece, che ha tutta la nostra simpatia e il nostro supporto, possiamo fornire un ulteriore elemento di contatto: la compresenza fisica. Per questo accoglieremo Francesco in aula, in condizione di sicurezza, insieme a tutti gli altri.
Per voi, la sua intervista.
Ogni edificio di successo riesce ad ergersi molto in alto perché ha delle fondamenta solide. Tu che rapporti hai avuto con i tuoi genitori, e quanto la relazione con loro ti ha reso la persona che sei?
“La sociologia ci insegna come gli esseri umani nascano con pochi comportamenti innati, e che quindi la nostra personalità si costruisce passo per passo durante la nostra vita.
Fra gli agenti di socializzazione più importanti troviamo i genitori, con cui fortunatamente ho avuto sempre un buon rapporto.
A mio parere il loro influsso è determinante nello sviluppo di una persona: devo a loro l’aver capito l’importanza dell’impegno, di alcuni valori come l’onestà e che il denaro non è l’elemento più rilevante nella vita”.
Chi lavora nella comunicazione e nel marketing deve avere un piglio particolare, una certa capacità di relazionarsi. Tu che valore dai al networking e quanto ha impattato sullo sviluppo della tua carriera?
“Già solo il fatto di ascoltare esperti del digitale tramite un video su YouTube mi ha permesso di orientarmi meglio e di scoprire nuove opportunità.
Incontrarli dal vivo non può che avere un effetto ancora più positivo.
Inoltre conoscere le persone giuste, soprattutto nel mondo del digitale, ti permette non solo di trovare un lavoro, ma anche di avere dei compagni di viaggio che possano aiutarti e guidarti lungo il percorso di crescita come persona.
Essendo ancora all’inizio di questo viaggio non ho ancora stabilito delle relazioni solide, ma proprio perché mi sono reso conto della loro importanza, il networking è diventato uno dei miei obiettivi principali per i prossimi mesi”.
In un mondo in cui l’università perde sempre più credibilità, resta saldo il valore della formazione come fonte di crescita personale. Tra accademia tradizionale e percorsi alternativi, che ruolo ha avuto la formazione nella tua vita?
“Partiamo da un presupposto molto importante: indipendentemente dal livello, dalle modalità o dall’età, la formazione è fondamentale e non si deve mai fermare.
Il liceo scientifico, terminato l’anno scorso, è stata un’esperienza molto positiva e al tempo stesso faticosa. Forse è proprio per questa fatica che la scuola superiore mi ha dato tanto: non porto con me molte nozioni, ma soprattutto un modo di ragionare, studiare, riflettere e di superare le difficoltà che altrimenti non avrei.
Legata alla formazione mi preme raccontare un’esperienza che mi ha fatto capire quanto sia importante non abbattersi di fronte alle difficoltà, e che forse, se si analizzano bene i problemi, si può trovare una soluzione inaspettata.
In quarta liceo, ancora abbastanza ignaro dell’esistenza di lavori legati al mondo del digitale, mi concentro su un percorso tradizionale (ma comunque rispettabilissimo) come ingegneria, iscrivendomi al test anticipato del Politecnico di Milano.
Tento una prima volta senza prepararmi molto e fallisco.
Decido allora di ripeterlo, ma questa volta studio e faccio parecchi esercizi. Vengo bocciato un’altra volta.
Dopo un primo momento di sconforto totale cerco di capire dove sta il problema, e mi accorgo di essermi concentrato su tipologie di esercizi non richiesti al test.
Rivedo la mia preparazione e dopo dieci giorni dalla prova precedente mi iscrivo all’ultima data disponibile per quell’anno, rifaccio nuovamente il test e lo supero con un buon punteggio”.
Se è vero che siamo la somma matematica delle esperienze che abbiamo vissuto, analizziamo allora quelle principali. Viaggi all’estero, lavori particolari, attività sportive. Quali sono le esperienze principali che dal tuo passato ti porti ancora nel cuore?
“Vorrei concentrarmi principalmente su un’esperienza.
In seconda media mi regalano un iPod Touch e scopro che su YouTube, oltre alla musica, ci sono anche video che parlano di altri argomenti.
Mi appassiono dunque alla tecnologia e inizio a seguire alcuni canali che parlano di questo tema.
Poco tempo dopo ho il forte desiderio di aprire anche io un mio spazio su YouTube, ma i miei genitori, data la mia giovanissima età (13 anni), mi consigliano di rimandare.
Inizio comunque a girare e montare video che però rimanevano solo sul mio computer. Due anni dopo apro finalmente un canale YouTube insieme a un mio amico.
Ovviamente a quell’età ignoravo totalmente l’esistenza di strategie e tecniche per migliorare i video e per crescere, ma la passione mi ha sempre spinto a girare e caricare contenuti sulla piattaforma, cosa che, negli anni, mi ha fatto imparare molto”.
Chi entra nei mari della Digital Combat Academy ha solitamente una bussola ben indirizzata. In quanto capitano della tua nave, dove ti vedi tra 2-3 anni come persona e professionista?
“Innanzitutto voglio concludere il percorso di laurea triennale in comunicazione alla Cattolica di Milano che ho iniziato quest’anno, e nel frattempo voglio portarmi avanti il più possibile nel settore del digital, sia restando sempre aggiornato sul piano teorico, sia mettendo in pratica quanto imparerò strada facendo.
Inoltre fondamentale sarà valorizzare il networking e conoscere persone che come me sono interessate al mondo del digitale.
Dove mi vedo fra 3 anni?
In una agenzia o grande azienda: penso sia fondamentale, all’inizio della mia carriera professionale, imparare e assorbire il più possibile da coloro che hanno molta più esperienza di me.
Ora, però, non vedo l’ora di iniziare il corso della Digital Combact Academy”.