Clara Simonoviez, Studentessa della Digital Combat Academy a Roma
Dalla Francia con la passione del canto, lei è Clara, nuova Studentessa del nostro Corso a Roma in partenza per il 10 aprile 2021 negli spazi di Office Jam, in zona Tiburtina.
Ecco il frutto della conversazione avuta con lei.
Senza dubbio per diventare una professionista del mondo del canto si deve avere prima di tutto il talento, poi seguire un percorso di formazione. Qual è stata la tua esperienza?
Il mio percorso formativo alla musica lo definirei “famigliare”. Mio padre musicista mi ha insegnato le base teoriche della musica via il pianoforte, e la pratica molto presto portandomi in tour con i suoi gruppi, facendomi cantare con musicisti incredibile, che mi portavano tutti grande affetto, anche dovuto alla mia giovane età. Iniziò a cantare in live e registrare a 12 anni. Per permettermi di farlo, ho seguito la scuola da casa. Suonare con altre persone è sempre stato per me un momento di crescita e di insegnamento.
Un percorso sicuramente un po diverso, che ha fortemente sviluppato il mio lato istintivo, creativo e di squadra.
Potremmo definire il palcoscenico di un teatro, o di uno studio televisivo la più alta forma del public speaking. Analizzando i tuoi profili social, notiamo che gestisci il palco con naturalezza e professionalità. Nell’ultimo anno per la situazione pandemica che tutti conosciamo come questo è cambiato?
Il palcoscenico per un artista è difficilmente sottraibile, è il momento dov’è l’energia tra l’artista e l’ascoltatore viaggia. In quest’ultimo anno, si poteva scrivere, arrangiare, registrare da soli o a distanza, immaginare, ma dopo un po’, la non-realizzazione dei progetti nel concreto le portano a morire. Per questo penso che la promozione digitale di prodotti audio-visual è di sicuro una soluzione alternativa di divulgazione: Molto diversa, sicuramente, ma anche molto interessante.
Collateralmente alla carriera da cantante e musicista sei attiva in più campi. Infatti, sei co-founder di “Label Hâtive!” e co-gestore del “Cotton Club”. Ti andrebbe di raccontarci cosa sono queste realtà in cui lavori e come fai a gestire contemporaneamente tutti questi impegni?
Il Label Hative! è un’etichetta discografica francese che ho montato insieme al mio padre tanti anni fa. L’intento iniziale era di portare rapidamente i progetti a nascere, senza aspettare i tempi normali delle produzione più grosse. E un lavoro in grande parte digitale, che richiede tanto impegno al momento dell’uscita di una nuova opera.
Il Cotton Club è un jazz club romano che è aperto da settembre a maggio, che propone concerti serali, bar e ristorazione, invece il Village Celimontana è un festival estivo che riprende lo stesso concetto del club, ma all’aperto. L’impegno è estremo, e onestamente adesso che non lavoriamo più da mesi, mi chiedo come ho fatto per gestire questi impegni, anzi non ho gestito niente, stavo praticamente facendo un burn-out.
La Digital Combat Academy ha intrinsecamente sposato l’importanza che gli sport da combattimento e le Arti Marziali hanno nel benessere dell’individuo. Tu che nel passato hai praticato Judo e Kung-Fu, cosa ti aspetti dal corso in aula che inizierà il prossimo 10 aprile?
Le Arti Marziali sono stati molto importanti nella mia vita, ma ho abbandonato al mio arrivo in Italia. Ho rimpiazzato con il mangiare tanta pizza, devo dire che anche questo porta tante soddisfazioni. Più seriamente, aspetto dal corso che mi dia una possibilità di esprimermi nel mondo del digitale con i giusti strumenti tra le mani.