Alessandro La Rosa, CEO di Vidoser piattaforma di video user generated advertising

Heroes di Maratea è l’evento di settore cui abbiamo partecipato poche settimane fa in Basilicata. Professionisti del marketing digitale, ma anche esperti di criptovalute e blockchain, si sono dati il cambio sul palco per 3 giorni di grande stimolazione intellettuale – o di ‘contaminazione’, come direbbe Alessandro La Rosa.

Abbiamo fermato Alessandro per due chiacchiere l’ultimo giorno di evento. Come spesso capita tra persone interessanti, le due chiacchiere sono diventata quattro, poi otto. Accompagnati dal calare del sole ci siamo immersi nei rispettivi percorsi. E abbiamo potuto esplorare più da vicino la professionalità e la visione di un giovane imprenditore che ha tutti gli attributi per fare bene nel suo percorso.

Alessandro è CEO e co-fondatore di Vidoser, piattaforma di video user generated advertising, in cui gli utenti possono guadagnare coin spendibili nei principali ecommerce producendo video per aziende in cerca di contenuti originali. Un modello di business interessante che ha attratto l’attenzione di personalità di spicco del mondo digital in Italia come Jacopo Paoletti, Socio di Vidoser e soprattutto CEO di Comunicatica.

Abbiamo la solida sensazione che Alessandro abbia la testa e la determinazione per portare avanti la sua visione, trovare le risorse e gestire bene il suo team. Gli auguriamo un forte in bocca al lupo. E lo intervistiamo per voi.

Il mondo del lavoro avanza e la formazione accademica tradizionale, spesso, sembra non stare al passo. Rispetto all’Università di Catania e allo IULM Innovation Lab, che peso dai alle tue diverse esperienze formative nello sviluppo della tua professionalità?

“Risulta difficile mettere a paragone un percorso di studi come quello di Economia Aziendale e un percorso di accelerazione come lo IULM Innovation Lab.

Il percorso universitario mi ha dato e mi continua a dare nozioni fondamentali a 360°. Il percorso di accelerazione è stato fondamentale in atto pratico, ha messo me e il mio team a dura prova per tre mesi (con un mentore come Sergio Mottola, oggi presidente di San Marino Innovation) e ci ha messo in contatto con le più grandi imprese del nostro paese e europee (come Microsoft o Agenzie Italiane di successo)”.

Catania è una piazza particolare da cui partire, eppure il tuo percorso parla chiaro. Ti sei messo subito in gioco come Docente, Manager, Organizzatore e, oggi, anche Imprenditore. Raccontaci dunque dei tuoi primissimi passi. Come sei entrato nel mondo del lavoro e di cosa ti sei occupato nei primi due anni?

“In realtà sono stato sempre una persona indipendente, ho cercato di mettermi in gioco da quando avevo 16 anni, avevo una passione come quella di organizzare feste e fare il dj, ho subito realizzato una piccola attività, poi crescendo mi sono avvicinato al digitale e dopo aver studiato ho iniziato ad aiutare le piccole imprese nella loro comunicazione online, poi per uno strano allineamento di pianeti mi sono avvicinato al mondo delle startup e da quel momento la mia vita è totalmente cambiata, con la prima srl (la famosa vera partita iva), ma ammetto che già stiamo pensando alla seconda”.

Non tutti i lavoratori sono grandi professionisti, e non tutti i grandi professionisti sono validi formatori. Come hai scoperto di avere interesse verso la Docenza e presso quali realtà hai già svolto tale ruolo?

“Ho iniziato con le associazioni del territorio, provando a trasmettere la mia passione, le cose che avevo imparato e le mie esperienze ad altri giovani imprenditori o professionisti del territorio. Poi ho svolto formazione presso l’università di Catania e percorsi di formazione con l’azienda Tree, seguendo classi di oltre 30 persone. Amo trasmettere agli altri e amo vedere le persone innamorarsi di nuove professioni e competenze”.

Ci siamo conosciuti ad un evento di network, l’Heroes di Maratea, dunque è d’obbligo farti una domanda al riguardo. Che valore dai al networking e dove sarà possibile incontrarti da qui alla fine del 2018?

“La contaminazione è tutto. Quando vado ad un evento, per me il vero valore non è scambiare solo un biglietto da visita, ma parlare, raccontarsi e consigliarsi. Torno sempre con un bagaglio di esperienza e di motivazione enorme. Ci possiamo vedere a Mashable Social Media Day a Milano il 19-20-21 Ottobre e poi vi aspetto a Catania e Milano (basta scrivermi un email e ci incontriamo)”.

Videoser è la creatura imprenditoriale cui hai dato vita nel dicembre del 2017, e per la quale rivesti il ruolo di CEO. L’ecosistema delle startup, specie in Italia, è sicuramente complesso, e trovare il giusto triangolo di collaboratori, partner e investitori è una partita alla quale pochi sopravvivono. Quali sono le difficoltà, ma anche le soddisfazioni, che ti stai portando a casa da questo percorso imprenditoriale?

“Le difficoltà sono tantissime, basta pensare alla partita degli investimenti, troppe volte si ha l’acqua alla gola per i pochi fondi. Devo dire che le più grandi collaborazioni sono nate durante il 2018, voglio citare la collaborazione con Comunicatica che oggi partecipa Vidoser con il nostro socio Jacopo Paoletti, ma anche Agenzie Italiane o Tim Wcap e tutti i nostri fornitori”.

Se ti chiedessi di immaginare l’Alessandro La Rosa del futuro, come ti immagini la tua vita da qui al 2022?

“Io sono un po’ scaramantico, ma per questa volta faccio un’eccezione. Mi immagino un grande network di valore fidato accanto a me, nuove sfide imprenditoriali e un percorso di internazionalizzazione sui paesi Europei.
E poi ancora tante sfide, che sono la vera energia della vita”.