Alessio Corvina, Dalla California a Roma Ecco il Talentuoso Founder di Haiteku
Studente di Economia a Tor Vergata, partecipante della Startup Weekend, esploratore della Silicon Valley. Un futuro scritto come startupper di successo
L’intervista ad Alessio Corvina ha un retrogusto speciale per tanti motivi.
Innanzitutto Alessio è il primo Studente del nostro prossimo Corso in Aula di cui condividiamo con grande piacere la storia personale. Ogni classe ha un capofila, e Alessio rappresenta indubbiamente la persona che per prima ha ‘attaccato’ la nostra scuola in vista di gennaio 2018. Apprezziamo chiunque giochi di anticipo sui tempi, perché questo palesa fermezza nei propri piani di battaglia e, in sostanza, una chiara visione del domani. Ci piace chi, come noi, ha le idee chiare.
C’è un altro elemento che ci ha colpito di Alessio. È la sua Video-Candidatura, unico vero canale per accedere al nostro Corso in Aula. Ebbene, qui alla Digital Combat Academy ci interessiamo molto della realtà delle cose, e poco dei fronzoli estetici, dunque non richiediamo ai candidati alcun particolare sforzo creativo nel presentare se stessi in video. Eppure Alessio ha pensato, girato e montato la propria Video-Candidatura con particolare intelligenza creativa. E questo è bastato di per se stesso a garantirgli l’immediato accesso al Corso in Aula.
Chiude il cerchio un ultimo elemento, che i più abili lettori avranno già individuato nel titolo dell’intervista. Parliamo della California, e in particolare della breve ma intensa esperienza in Silicon Valley che Alessio Corvina è riuscito a conquistare grazie alla partecipazione di un bando universitario per approfondire il proprio argomenti di tesi all’estero, il Growth Hacking.
Dice di essere stato fortunato, ma è la sua umiltà a parlare – la stessa umiltà che trasuda dalle sue risposte e dal suo sorriso. Nulla accade per caso e le persone in gamba, prima o poi, trovano la via per affermarsi. Metà studente universitario e metà startupper, siamo lieti di aver incontrato Alessio Corvina in uno dei momenti più dinamici della sua vita. Il Corso in Aula di gennaio 2018 rappresenterà una magnifica scusa accademica per instaurare una relazione di lungo termine con un talento di oggi e un campione del domani,
Dall’Economia e legislazione d’impresa di Perugia all’Economia & Management di Roma, la tua esperienza formativa presenta un percorso lineare. Come sei arrivato a scegliere Tor Vergata e come stai vivendo lo stacco tra Triennale & Specialistica?
“Dal secondo anno di Triennale ho iniziato ad accorgermi che Perugia mi stava stretta. La Facoltà presenta un ottimo percorso di formazione, ma la città offre poche opportunità in campo startup, tecnologia ed eventi in questi ambiti.
Ho iniziato a guardarmi intorno e a selezionare le opzioni per la specialistica. Milano o Roma? Ho scelto Roma. La capitale, ad un passo da casa e dalla mia ragazza. Tor Vergata è venuta da sé. Cercavo un ateneo dinamico, ben organizzato con sbocchi professionali interessanti, e cosi è stato. Se c’è una cosa che mi ha convito a scegliere Tor Vergata è stata aver visto il piano di studi: l’esame di Creazione d’impresa mi ha letteralmente ipnotizzato.
Lo stacco tra Triennale e Specialistica è stato un po’ difficile: città nuova, ateneo nuovo, amici nuovi. Tanto che alla prima sessione di esami di gennaio ho dato un solo esame su 4 previsti. Poi ho preso il via, grazie e soprattutto al gruppo di amici dell’università, e adesso vedo il traguardo di aprile 2018: la Laurea”.
Ci sono tanti modi per coltivare una passione. Uno dei più stimolanti è quello di partecipare a un evento di settore, come collaboratore o partecipante. Al riguardo, Startup Weekend dovrebbe dirti qualcosa. Cosa ti sei portato a casa dalla tua prima esperienza di pitch per HandleFood?
“Parto col dire che chiunque abbia un’idea di startup debba passare da Startup Weekend. È una palestra eccezionale, a volte dura e fredda, ma getta le basi per mettere in piedi qualcosa. Ho partecipato a Startup Weekend di Roma 2016 al Talent Garden Poste Italiane. Non conoscevo nessuno, ho comprato il biglietto e sono andato. Avevo un’idea in mente e avevo voglia di spaccare il mondo. Salgo sul palco e presento HandleFood alla platea in 60”: ‘HandleFood, la startup che ti invia a casa tutti gli ingredienti per realizzare i tuoi piatti’. Una sorta di BlueApron. È facile avere tutto limpido nella tua mente, l’idea e tutto il funzionamento, ma parlare in pubblico e per di più con il tempo ristrettissimo, è stato difficile.
Con il Team abbiamo fatto pivot e abbiamo elaborato Spesify: il social per creare, condividere e comprare liste della spesa ad hoc per ogni occasione. Dopo l’evento, il pitch finale e le 4 ore dormite in 3 giorni, ho imparato molto su come si fa una presentazione a regola d’arte, ma la cosa più importante che mi sono portato a casa è stata la rete di conoscenze che mi sono creato. Quello è il vero valore aggiunto”.
La tua passione per la gestione della complessità si è consolidata nella migliore delle direzioni. Nel febbraio del 2017 hai infatti deciso di avviare il tuo progetto. Al grido di ‘tech it easy’ hai lanciato Haiteku, giovane realtà che risolve problemi tecnici di natura informatica. Immagina di essere nuovamente sul palco, stavolta senza limiti di tempo e battute, per esporre il tuo pitch e convincerci a investire in una potenziale startup. Cosa ci diresti per raccontare l’idea e il modello di business?
“Devi terminare il tuo progetto di lavoro? Vedere una episodio della tua serie Netflix preferita? O semplicemente navigare sul web? E il computer è bloccato? La smart TV non si configura? E il Wi-Fi è lento? Relax….Tech it easy! Haiteku ha la soluzione! Prenota ora un tecnico informatico a domicilio con un semplice messaggio in Facebook Messenger.
Insieme al Team abbiamo lavorato questi mesi sia per perfezionare il modello di business sia per lanciare a novembre Haiteku-bot sulla pagina Facebook. Il nostro servizio si basa su un chat-bot, un assistente virtuale intelligente, che permette o di prenotare tecnici informatici a domicilio, o appuntamenti presso i centri tecnici affiliati più vicini, con diagnosi gratuita inclusa. In meno di 3 minuti si può effettuare una prenotazione, scegliendo la modalità d’intervento, il dispositivo, il giorno, l’orario e l’indirizzo. Tutto in maniera semplice e divertente. Puoi anche scrivergli ‘Ti voglio bene’ a fine prenotazione e lui sarà sempre carino e gentile.
Nei mesi passati abbiamo creato una community di tecnici professionali e centri tecnici contando più di 50 adesioni su Roma e abbiamo validato il modello effettuando più di 40 interventi in un solo mese. Il nostro revenue arriva da una fee percentuale per ogni intervento. Vogliamo conquistare Roma per poi espanderci in altre città italiane nel corso del 2018 automatizzando e replicando il modello. Questo è Haiteku, che significa high-tech in giapponese. I migliori esperi di tecnologia dove e quando vuoi con un semplice messaggio in Facebook Messenger”.
Il contatto tra te e la nostra scuola è avvenuto grazie a Sara Veltri, nostra preziosa Docente, proprio nella cornice sopra citata dello Startup Weekend. Vedi per te una potenziale carriera da public speaker o ci sono altre ragioni che ti motivano a restare nel giro degli eventi imprenditoriali?
“Ho conosciuto Sara in quanto entrambi siamo nel team organizzativo di Startup Weekend Roma. Conoscevo già la Digital Combat Academy ma non nello specifico. Durante l’evento ho avuto modo di parlare approfonditamente con Sara, che mi ha illustrato tutti gli elementi e le potenzialità della scuola e ho deciso di inoltrare la candidatura. Public speaker o altre motivazioni? Direi entrambe. Non mi precludo nessuno sbocco in questa fase della mia vita. Di certo parlare in pubblico e farmi un nome è una via che mi piacerebbe intraprendere ma per adesso ho ancora molto da imparare e quindi mi sto concentrando su quello”.
California, Silicon Valley, Growth Hacking. Basterebbe letteralmente questa sequenza di parole per legittimare il tuo percorso. Ma concediamoci il lusso di approfondire la questione per chi non sa di cosa stiamo parlando. Come sei arrivato dalle Aule di Tor Vergata a incontrare Sergey Brin di Google?
“Sono stato molto fortunato, ma penso ci voglia anche quella. Tutto è partito a novembre 2016 quando ho chiesto la tesi in Strategia e Politica Aziendale. L’argomento che ho proposto è il Growth Hacking. ‘Il Growth Hacking è un processo di sperimentazione veloce su tutti i canali, di marketing e di prodotto, il cui scopo è la ricerca del modo più efficace di far crescere un business’ definizione tratta dal libro di Luca Barboni che porto sempre con me. In altre parole è l’evoluzione naturale del marketing. Il Prof. mi ha proposto di partecipare al bando di Tesi all’estero indetto dall’Università di Tor Vergata e così ho fatto.
Sono partito a fine luglio 2017 direzione San Mateo in Silicon Valley. Ho partecipato a diversi eventi in ambito Growth Hacking e Digital Marketing. Sono stato anche a ricevimento dal Console Italiano a San Francisco per parlare di innovazione. Tramite un grande amico ho avuto modo di visitare la NASA a Mountain View e di conoscere, ad un party in piscina in pieno stile U.S.A., molti ingegneri di Google, Stanford e NASA, che si sono offerti di farmi fare un tour in quelle mega-realtà.
Il tour a Google, dentro il Building 100 a Mountain View, è stato fantastico: droni sorveglianti, auto che si guidano da sole, stampanti 3D, palloni aerostatici e velivoli che sfruttano le correnti ascensionali per volare in modo perpetuo. A fine tour, mentre stavamo per uscire, incontriamo Sergey Brin, uno dei due Founder di Google, vestito un po’ da spiaggia con le crocs, canotta nera e calzoncini. Mi sono pietrificato. L’unico rimpianto è stato quello di non aver potuto immortalare quel momento con un bel selfie perché non potevamo scattare foto dentro l’edificio, ma sicuramente è stato emozionante”.
Concludiamo con una visione del domani, al contempo ottimista e pragmatica. In una finestra temporale che va da qui al 2022, cosa riesci a visualizzare per il tuo futuro e come possiamo aiutarti a raggiungerlo più velocemente?
“Con l’avvento delle nuove tecnologie e delle persone sempre più connesse, dove tutto gira e girerà sempre più online, vedo inevitabile e necessaria una continua formazione in ambito digital. L’apprendimento sarà il mio compagno inseparabile da qui al 2022, e non solo. Credo molto nella formazione, nell’accrescimento e aggiornamento continuo delle conoscenze.
La mia roadmap vede il primo step nella costituzione di Haiteku in Startup innovativa, poi la laurea specialistica e infine il mio ingresso nell’imprenditoria con il 200% delle energie disponibili e sono convinto che voi mi aiuterete non solo grazie alle competenze che acquisirò durante il corso ma soprattutto grazie alle relazioni che instaureremo e manterremo. In fondo, come mi ha detto Federico Sbandi, ‘abbiamo concepito la Digital Combat Academy come una famiglia piccola ma unita’ dove le relazioni stanno alla base di tutto”.