Cos’è il content marketing?
– Dalla rubrica di Mattia Petricca, “Digital Pills” –
Mai come in quest’ultimo periodo, il processo d’acquisto passa attraverso il web. L’impossibilità di uscire con regolarità a causa della pandemia, ha incentivato le persone agli acquisti on-line. Per questo motivo le aziende B2B e B2C hanno trovato nel content marketing un modo per poter attirare nuovi clienti on-line, accrescere la brand awareness e la reputazione.
Ma cos’è il content marketing?
È principalmente inquadrato come una tecnica di marketing che mira alla creazione di contenuti pertinenti volti alla creazione di valore per attirare, acquisire e fidelizzare un target di riferimento guidando i clienti alla “conversione”. Come dice la parola stessa, il vero significato sta nell’utilizzo dei contenuti, una produzione ottimale di contenuti pubblicati sul web hanno il potere di accrescere la reputazione on-line e conferire autorevolezza al brand.
Questa nuova tipologia di fare marketing è diventata fondamentale quando le tecniche di marketing tradizionale stavano pian piano perdendo la loro forza. Viene sempre più utilizzato dalle aziende per comunicare ai consumatori finali.
Come costruire una strategia di Content Marketing efficace?
Bisogna partire inizialmente dalla pianificazione che concerne l’individuazione dell’area di business intorno alla quale va costruito il piano, non di meno certamente è la comprensione della mission e vision aziendale, che ci aiuta a capire come l’azienda vuole muoversi nel suo mercato di riferimento.
Altro fattore da non sottovalutare è l’audience di riferimento facendo delle attente considerazioni sui clienti che si vogliono coinvolgere. In questo caso diventano importanti i fattori socio-demografici e le differenziazioni dei bisogni e delle aspettative dei consumatori. Naturalmente la pubblicazione dei contenuti si differenzia a seconda del del target a cui l’azienda desidera rivolgersi creando una “customer journey “ad hoc” per il consumatore finale, risultando efficace alla generazione di conversioni.
Una volta aver definito l’audience, si giunge alla storia, ovvero l’idea intorno alla quale si sviluppa il piano di content marketing. L’elemento storytelling è indispensabile per generare coinvolgimento con i clienti e identificare le giuste chiavi di lettura per elaborare un racconto capace di esprimere l’identità aziendale. Solamente tramite la creazione di una storia convincente e coinvolgente è possibile realizzare una piano di contenuti che possa essere efficace al fine della conversione.
I 5 tool più utilizzati per realizzare i contenuti
I tool di cui vi andrò a parlare adesso, non sono del tutto gratuiti, ma nella loro parte free, sono molto utili per poter creare contenuti di valore per le vostre pagine social.
I primi due che vi propongo riguardano il settore “visual”. Il tool più utilizzato dalle figure junior e non solo è sicuramente Canva. È un tool di design, reperibile online, che dà l’opportunità di creare progetti grafici in modo semplice e personalizzato. I suoi punti di forza sono sicuramente la facilità di utilizzo e la possibilità di personalizzazione. È in parte free, con la possibilità di effettuare un upgrade per sbloccare funzioni, immagini e modelli aggiuntivi.
Un altro tool molto divertente ed interessante è Imgflip. È un servizio gratuito che vi permetterà di fare meme divertenti in italiano o anche in altre lingue. La piattaforma ti offrirà una serie di immagini da poter utilizzare scegliendo quella che fa al vostro caso. Avrete la possibilità di salvare le vostre creazioni su pc o su smartphone, condividendole sui vostri social o nella community di Imgflip.
Adesso invece vi parlo di due tool fondamentali per la programmazione e gestione dei contenuti. Il primo è Postplanner. Piattaforma utile a programmare la pubblicazione di contenuti video, visual e post in maniera automatizzata. L’unica cosa che dovrete fare è impostare l’orario e la data, lui farà tutto per voi. Oltretutto a fine mese vi farà un report generale sulle statistiche dei contenuti e su cosa dovrete migliorare per creare un maggior engagement.
Il secondo ma non per importanza è Hootsuite, l’unica pecca è che è possibile utilizzarlo gratuitamente solamente per un profilo, mentre se si vuole avere la gestione di più pagine, sarà necessario attuare un upgrade annuale. Questa piattaforma è la migliore sotto tutti i punti di vista per poter organizzare meticolosamente il piano editoriale. Ha tre funzioni di base molto interessanti, la prima è il controllo dei social che si vuole gestire, grazie alla quale si riesce a programmare l’uscita multicanale dei post che si vogliono pubblicare; si possono creare gruppi di lavoro con eventuali collaboratori; contiene un sistema di analisi che propone metriche da poter utilizzare.
In ultima analisi prenderemo in considerazione Google Trends. È una piattaforma molto utile che ci aiuta a comprendere meglio gli orientamenti delle persone a livello globale e locale grazie ad agevoli indagini di mercato utilissime a privati ed aziende. Google Trends fornisce risposte praticamente a tutte le domande. In primo luogo, mostra quante volte una parola è stata utilizzata nelle ricerche web, dando l’opportunità di attuare raffronti tra diversi vocaboli scoprendo quali di essi sono stati maggiormente utilizzati e capendo quali siano quelli che fanno maggiormente tendenza.
Se sei un’attività locale, un’azienda o un privato, questi sono tool importanti da cui partire per creare un ottima strategia di content marketing iniziale per attirare nuovi clienti.