Daniele Tassini, Insieme Per Trovare Una (Meritata) Opportunità
“Primo, io lavoro bene così da anni e non voglio cambiare; secondo, ho un sito internet e una pagina Facebook e sto bene così”.
Raramente iniziamo un contenuto con un estratto di intervista. In questo caso abbiamo dovuto fare un’eccezione, perché questo passaggio racchiude in modo magistrale gli ultimi 15 del Marketing Digitale all’italiana.
Questa fotografia verbale è stata scattata da Daniele Tassini, e i soggetti di quest’immagine sono gli imprenditori ostinati, poco competenti, che spesso annichiliscono le speranze di chi cerca lavoro e si propone con entusiasmo. Hanno una visione chiusa del digitale, non vogliono investire e trattano il web come fosse la cartellonica stradale.
Sulla carta Daniele Tassini ha fatto tutto quello che bisognava fare per portare a casa il risultato. Ha studiato, molto, tanto all’Università quanto presso dei corsi di formazione. Ha scoperto il mondo delle aziende e ne è rimasto tanto affascinato quanto spaventato. Affascinato, perché sa bene che è quello il suo posto. Spaventato, perché non poteva immaginare che il digitale fosse così indietro.
Daniele ci ha contattato con un’enfasi particolare, forse la più potente cui abbiamo mai assistito da quando esiste la Scuola. Ci ha raccontato, prima via messaggio e poi tramite la Video-Candidatura, di tutto il percorso che attraversato per arrivare a noi. Un sentiero lungo, pieno di ostacoli, che ora passa proprio attraverso casa nostra, le nostre Aule.
Questa è una Scuola, e non un’agenzia interinale, dunque non siamo soliti fare promesse che poi non possiamo mantenere – ne andrebbe della nostra credibilità. Ma la storia di Daniele, e l’entusiasmo con cui ci ha scelti, ci mette nella posizione di rimboccarci le maniche. Creeremo le condizioni affinché il buon Daniele trovi la sua (meritata) opportunità.
Il tuo percorso inizia tra i banchi dell’Università, prima alla Triennale di Cassino e poi alla Specialistica di Pisa. Che giudizio complessivo senti di voler dare a entrambi i percorsi universitari?
“Mi sento di attribuire sia un voto positivo che negativo ad entrambe le Università. Le facoltà che ho frequentato avevano dei programmi molto incentrati su aspetti teorici, che offrivano pochissimo da un punto di vista pratico.
Nei 5 anni trascorsi all’Università il numero di progetti/lavori di gruppi svolti si possono benissimo contare sulle dita di una mano. Questo è sicuramente un aspetto che deve essere migliorato. Altro paradosso delle Università, e mi riferisco alla laurea magistrale, nel piano di studi non era previsto alcun tirocinio formativo. È pure follia!
Non tutto è da buttare, se prendiamo singolarmente ogni corso, mi porti a casa solo quello che realmente mi ha interesso, e che più mi ha appassionato. Mi vengono in mente i corsi incentrati sulla gestione d’impresa e marketing. Mi porto a casa anche i discorsi di vita dei docenti, con interminabili discorsi su come non bisogna prendere nulla per scontato nel lavoro, e cercare di cosa succedendo intorno a te.
Inoltre non dimenticherò mai le lunghe chiacchierate con i compagni di corso, le birre in compagnia, le ore trascorse insieme per studiare e per superare insieme quel maledetto esame, oppure le partite di pallavolo durante la settimana e durante il week-end”.
Nella tua Video-Candidatura ci hai raccontato della tua tesi, focalizzata sulle attività di marketing digitale applicate alle cooperative agricole nell’Agropontino. Rispetto a quanto hai studiato, e approfondito, cosa emerge di stimolante dal tuo lavoro accademico?
“Per rispondere a questa domanda dico qual è stata la mia idea conclusiva quando ho scritto la tesi, e che ancora ora può essere valida. Le cooperative agricole e aziende devono essere educate e formate su quelli che sono i reali benefici del digital marketing. Perché il mercato ora più che mai è online, e se non sei presente, incomincia a essere un problema.
Voglio raccontare in breve due scenari molto differenti cui ho assistito mentre andavo in giro per le varie società per far compilare i questionati, cito le risposte più ricorrenti: primo, io lavoro bene così da anni e non voglio cambiare; secondo, ho un sito internet e una pagina Facebook e sto bene così. Senti proprio le braccia che ti cadono e gli occhi si spalancano per l’incredulità.
A quel punto sei costretto ad andare in profondità e ti accorgi che: il sito e per lo più una vetrina, e che i contenuti pubblicati sulla loro pagina social sono molto semplice e di poco appeal, o nel peggiore dei casi la pagina viene letteralmente abbandonata.
A mio avviso questo tipo di settore può avere dei grandi margini di crescita, ma prima bisogna abbattere le resistenze di alcuni imprenditori di vecchio stampo”.
Oltre all’Università, hai arricchito il tuo percorso di formazione con altri corsi e master. Raccontaci di più: cosa ti sei riportato a casa di positivo da quelle esperienze?
“Ognuno di questi percorsi formativi mi ha insegnato moltissimo e soprattutto mi ha permesso di aprire la mente. Grazie al progetto Torno Subito della Regione Lazio mi ha permesso di andare a Pescara.
Lì ho avuto il piacere di seguire un corso di formazione in web marketing, social media e comunicazione online della durata di 240 ore.
Il livello di preparazione dei docenti è stato altissimo, ogni lezione prevedere teoria e pratica con esercizi in aula e a casa. Sono stati toccati moltissimi temi, dalla semplice introduzione al digital marketing, fino ad arrivare a delle lezioni in inglese.
Durante questo percorso mi sono letteralmente innamorato dell’advertising online. Abbiamo visto da vicino Google Analytics ed AdWords, e infine Facebook ADS. In quelle due settimane l’insegnante ci ha spiegato e fatto vedere come utilizza questi potenti strumenti, e illustrato alcuni dei suoi ragionamenti. Da quelle lezioni, così illuminanti, ho capito che doveva essere quella mia strada. Ancora adesso se ci penso mi luccicano gli occhi.
Dopo questo corso ho deciso di giocarmi un’altra carta e seguire un Master. Devo dire che l’ho vissuto in modo differente. Perché se nel primo corso avevo un mondo da scoprire, nel Master volevo riprendere alcuni concetti ed ampliarli di più. Ma l’obiettivo principale era quello di sfruttare i loro canali e svolgere più colloqui di lavoro.
Durante il Master le lezioni più illuminanti in assoluto sono state sull’e-commerce. Il docente era una locomotiva, non si è mai fermato ci illustrava con orgoglio e chiarezza tutto il materiale delle lezioni. Sia io che e i compagni di classe eravamo sbalorditi da quanta conoscenza avesse. Ascoltare le sue parole era pura poesia, in ogni suo discorso ci dava degli alert su come deve essere un vero e-commerce, e quanta attenzione è necessaria, se vuoi lavorarci veramente e seriamente”.
Un elemento ha spiccato su tutti nella tua presentazione video. Parliamo della determinazione, della tua voglia di fare, che emerge in moto nitido dalle tue riflessioni. Qual è la forza che ti tiene costantemente motivato?
“La risposta è molto semplice, perché me la porto con me fin dal primo giorno di formazione. Sono sempre spinto dalla voglia di imparare, di capire dove sbaglio e soprattutto il dialogo. Perché sono sempre più convinto che per lavorare in questo settore bisogna dialogare in modo costruttivo.
Forse può sembrare strano ma i miei dubbi sono un grosso fattore di stimolo per me. Fino a quando non ho una certa sicurezza nelle mie azioni, e non ho il pieno controllo sono sempre portate a cercare sicurezza, soprattutto online.
Molto probabilmente anche le esperienza lavorative passate, hanno alimentato in me un senso di fastidio, perché mi ha allontanato dal mio obiettivo. Quindi sento dentro di me la necessità di riprendere in mano la situazione, concentrare ancora di più gli sforzi e dare il 100%.
Come mi disse una volta una persona: hai bisogno di un vero e proprio upgrade, perché hai la voglia ma ti manca la pratica.
Ho un carattere molto curioso, però non se questo può influenzare positivamente sulle mia ricerca continua di motivazioni”.
Il tuo contatto arriva diretto da Emil Ceron, Founder di Social Media Lime, Studente passato della Digital Combat Academy e, soprattutto, amico. Cosa ti ha attratto in particolare della nostra proposta accademica?
Non conoscevo Emil fino a quando non l’ho contattato un giorno nella sua agenzia perché sono ricerca di un lavoro, proponendomi come stagista junior. Emil mi ha ascoltato e ad un certo punto mi ha parlato di voi. Mi ha ripetuto più volte che il vostro corso è il top, ed è composto da docenti molto affermati con un background di conoscenza importante. Queste poche parole mi hanno immediatamente fatto accendere una lampadina, e dentro di me sentivo: Devo andarci.
Subito dopo aver parlato con Emil ho contattato Federico Sbandi, abbiamo chiacchierato per un po’ e mi ha trasmesso passione ed entusiasmo. Nei giorni seguenti ho visitato il sito, letto le bio dei docenti, visitato la vostra pagina Facebook, ho curiosato tra i video pubblicati, soprattutto quelli sulle testimonianze.
Sono rimasto particolarmente colpito dai docenti, dal tipo di esperienza che riuscite ad offrire, e i partner che avete al vostro fianco. Questo mi ha affascinato, stregato e mi ha anche stimolato”.
Esistono sicuramente materie che già conosci, da approfondire, e altre che non conosci, da scoprire. Nel tuo ideale piano di battaglia, quali sono le materie che stuzzicano maggiormente la tua curiosità formativa?
“Il Growth Hacking è sicuramente una delle materie che ignoro completamente perché non la conosco proprio, quindi sarà un piacere per me capire di che cosa si tratta.
Il Web Analytics mi attira moltissimo. Avrei la possibilità di osservare come un professionista ragione davanti a determinati risultati. La comprensione dei dati, a mio avviso, permette di capire se la strategia adottata è stata efficace ed efficiente”.