Fabrizio Milazzo, Business Angel della Digital Combat Academy
Visione, fiducia, benessere fisico e mentale. Intervistiamo il giovane imprenditore romano che ha creduto nel progetto accademico dal giorno zero
Startup è una parola oggi inflazionata. Viene usata per descrivere lo stato primordiale, e spesso improvvisato, di molte imprese digitali. Tali imprese vengono spesso lanciate in un regime organizzativo dominato dall’entusiasmo, più che dai numeri, e questo porta a inevitabili conseguenze. Ovvero che quasi tutte le startup, dilapidato il capitale iniziale, non raggiungono mai la sostenibilità economica.
Fondi di Venture Capitalist e singoli Business Angel dettano l’agenda finanziaria nel settore digitale e stabiliscono dove allocare i fondi, in quali progetti investire e, più nel dettaglio, in quali persone credere.
Fabrizio Milazzo, classe ’90, romano, attento anche ai mercati finanziari e al settore immobiliare, ha trovato nella Digital Combat Academy il giusto binomio di visione e concretezza, ambizione e realismo, rischio e opportunità. La parola alla persona che, da sola, ha gettato le basi economiche di questa impresa formativa.
1) Il Business Angel è una figura ricorrente nel vocabolario dell’imprenditoria digitale. Metà finanziatore e metà visionario, è la persona che investe parte del proprio capitale in settori aziendali diversi da quelli di propria provenienza. Come sei arrivato a credere, e investire, nella Digital Combat Academy?
“È successo tutto molto in fretta, il che potrebbe essere un rischio, ma nel business bisogna saper cogliere le opportunità al volo e il rischio fa parte del gioco. Se non fosse stato per la velocità di esecuzione, e l’accettazione del rischio, molte società che oggi rappresentano multinazionali non sarebbero mai esistite.
Nel caso specifico, la storia è la seguente. Mi contatta un mio amico, nonché il mio attuale socio, proponendomi di investire in un progetto interessante e innovativo. Mi presenta un business plan frutto di mesi di studio attraverso un PowerPoint di 40 slide che mi fa rimanere a bocca aperta.
Il progetto era spiegato in maniera così dettagliata che per ogni dubbio o domanda che provavo a farmi trovavo subito la risposta nella slide successiva. Non mi era mai capitato di veder rappresentata in maniera così limpida una visione imprenditoriale da qui ai prossimi 5 anni.
C’era persino già il nome dell’azienda! Così io e il mio socio ci vediamo a tavolino e, dopo aver definito gli ultimi dettagli, prendo la decisione finale di investire nella Digital Combat Academy.
Non sono mai stato così sicuro in vita mia”.
2) Il Business Angel ha una visione d’insieme e interviene a livello operativo con la sua esperienza e competenza solo se necessario. Quando non gestisci la tua Digital Combat Academy, quali sono le attività principali che occupano la tua giornata?
“Sono sempre alla ricerca di nuovi progetti che diano lo stimolo giusto per investire. Non bisogna mai fermarsi e anche se le cose vanno bene, bisogna sempre cercare di far meglio. Bisogna sempre essere ‘affamati’, come diceva il grande Steve Jobs.
Tuttavia bisogna anche essere in grado di staccare quando necessario, per dedicarsi a se stessi, trovare uno sfogo o comunque qualcosa in grado di scaricarti. Io ho trovato queste valvole di sfogo nel fitness e negli sport da combattimento. Mi alleno 3 o 4 volte alla settimana con dedizione, seguendo un’alimentazione sana e bilanciata, perché per quanto divertente lo sport merita cura nei dettagli se si vogliono ottenere i risultati sperati.
La musica, infine, mi accompagna in tutti i momenti della mia vita. Anche adesso, mentre rispondo a queste domande, una musica di sottofondo accompagna i miei pensieri”.
3) Alla Digital Combat Academy le cose si fanno con ordine, ma le imprese digitali spesso peccano di approssimazione. Di “finti” talenti digitali ne avrai conosciuti e sentiti tanti, persone che magari ti hanno chiesto di investire nelle loro idee senza tenere i piedi per terra. Da cosa si riconosce un talento orientato ai fatti da uno orientato alle chiacchiere?
“Diciamo che ho una sorta di sesto senso. Riesco a ‘pelle’ a capire chi ho davanti, ovvero se parlo con un chiacchierone o una persona seria. Gli atteggiamenti, lo sguardo, il modo di parlare, il movimento del corpo e degli occhi, sono tutti dettagli che mi fanno capire chi ho davanti e se mi posso fidare o meno.
Oltre a questi elementi mi interesso poi della pratica, dei risultati documentabili ottenuti da questa persona, di un business plan ben fatto, dei fatti insomma. Sono elementi che completano il profilo della persona e mi convincono a investire o meno, senza mai dimenticare che ci sarà sempre un margine di rischio imprenditoriale. Ma se pensiamo e agiamo da persone positive, e con voglia di fare, i risultati arrivano sempre”.
4) Giochiamo un po’ col futuro. Quali sono gli obiettivi a lungo termine della tua Digital Combat Academy?
“La nostra scuola deve dare il segnale che il mondo della formazione in Italia sta cambiando in meglio. Dunque prevedo molte più candidature ai corsi di quelle che le aule potranno ospitare. Appena rispondono bene i primi corsi apriamo una seconda sede nel minor tempo possibile. In questo modo saremo operativi sul territorio nazionale, anziché solo su quello locale. Un domani, soddisfatti del bel lavoro svolto in patria, potremo procedere all’apertura di una terza sede. Stavolta all’estero”.
5) Un Business Angel affamato diversifica il proprio portafoglio. Formazione nel marketing digitale a parte, quali sono gli altri settori professionali in cui senti che potresti investire da qui ai prossimi 24 mesi?
“Sono molto interessato ai mercati finanziari. Li seguo con un partner da un paio d’anni e ho iniziato a eseguire le prime operazioni. A breve investirò in maniera seria anche in questo settore, perché quello dei mercati finanziati rappresenta un mondo dove le possibilità di guadagno sono esponenzialmente alte. Bisogna tuttavia sempre stare in guardia, perché il mondo della borsa è un mondo folle, incerto, ma non per questo ingestibile.
Un altro settore che in cui mi piacerebbe investire è l’intramontabile “mattone”, ovvero il settore immobiliare. Con o senza crisi rappresenta un mercato che non morirà mai. Se ci sai fare riesci a fare buoni affari”.
6) Domanda di rito. Quali sono i tre consigli che daresti a un giovane imprenditore che vuole avviare la sua carriera?
“Primo consiglio – Se hai dei soldi da parte e vuoi investire, fai in modo di non investire tutto su una cosa sola ma diversifica il tuo portafoglio. In questo modo, se ti si presentano altre occasioni per investire hai sempre un budget da allocare.
Secondo consiglio – Credi sempre in quello che fai senza mollare neanche un attimo, mai. Non dare ascolto a chi ti rema contro dicendo che non si può fare, che è rischioso. Vai avanti per la tua strada comunque, contro amici, parenti e anche genitori. Tu dai ascolto solo alla tua voce interiore. Se è quella la strada che hai scelto, proseguila con convinzione e dedicatici anima e corpo. Solo così i tuoi sforzi verrano ripagati.
Terzo consiglio – Segui una vita regolare, fai sport e mangia bene. Il tuo corpo è la cosa più preziosa che hai quindi trattalo bene. Dedica più tempo a te stesso e soprattutto cerca di stare bene con te stesso, perché se stai bene con te stesso sei in grado di poter comunicare positivamente con gli altri. Essere positivi nel mondo dell’imprenditoria è uno dei punti fondamentali per avere successo”.