Federica Migliore, Studentessa della Digital Combat Academy a Milano
Professionista del marketing lei è Federica, nuova Studentessa del nostro Corso a Milano in partenza per il 2 ottobre 2021 negli spazi di Copernico, in zona Stazione Centrale.
Il tuo percorso accademico inizia con gli studi in scienze della comunicazione presso l’Università degli Studi di Catania. Finita la triennale la destinazione è stata la Libera Università IULM nella quale ti sei laureata in marketing, con una tesi sul Category Management. Ti andrebbe di raccontarci il tuo percorso accademico e se presenti le differenze tra le due università?
“Durante il liceo ho riconosciuto una naturale propensione per la comunicazione, vocazione che mi ha spinta a intraprendere il percorso in Scienze della Comunicazione. Il mondo universitario di quegli anni mi ha dato tanto, è stato un periodo di grande crescita personale in cui ho avuto modo di confrontarmi con persone molto diverse da me per cultura e background.
Una volta conseguita la laurea, ho sentito il bisogno di misurarmi anche con altre realtà. Per questo motivo ho deciso di trasferirmi a Milano dove ho frequentato il corso di laurea in marketing alla IULM.
Definirei questa esperienza “sfidante”: mi sono ritrovata in un ambiente profondamente diverso da quello che avevo vissuto in precedenza. Ha richiesto molto impegno e molti sacrifici ma -a posteriori- posso dire che ne è valsa la pena. Mi ha dato la possibilità di affacciarmi sul vero mondo del lavoro, di mettermi in gioco nelle dinamiche di gruppo, di toccare la concretezza di certi aspetti della vita professionale.”
Dal tuo percorso lavorativo si nota una passione per la scrittura e la creazione di contenuti testuali. Oggi lavori nel marketing e nella comunicazione, quanto la passione per la scrittura ti ha aiutato e ti aiuta tutt’oggi nel tuo lavoro?
“Le parole riescono a dare vita a immagini, scene, sentimenti, praticamente sono in grado di creare tutto. La scrittura è un processo lento, minuzioso e ponderato. Scaturisce da scelte ben precise, che valutano diversi fattori e che -se attente a ciò che gravita loro attorno- consentono al messaggio di arrivare a destinazione in modo dirompente.
Nella vita professionale è uno strumento preziosissimo per trasmettere il carattere delle nostre intenzioni, per trovare un equilibrio rispettoso con chi ci legge, per comunicare il prodotto o il servizio con la vera voce del brand e raggiungere così il target di riferimento. In ogni azienda in cui ho lavorato, c’era una storia da raccontare a un pubblico diverso e con un determinato tono di voce. Ecco perché reputo la scrittura una componente imprescindibile.”
Analizzando i tuoi profili sui social network si nota che oltre le esperienze lavorative, hai una vocazione al “servizio” che probabilmente hai imparato frequentando il mondo degli Scout d’Europa (F.S.E.) ed applicato con le tue attività di volontariato presso il “Centro SPRAR Ragusa” e altri. Secondo te come si potrebbe conciliare il marketing al mondo delle attività sociali?
“Ci sono tantissime iniziative lodevoli che spesso rimangono “di nicchia” solo perché poco conosciute. Basti pensare a piccole associazioni locali che magari non hanno fondi a sufficienza per rendere il progetto duraturo nel tempo o per ampliare la loro platea d’ascolto.
Il marketing può mettersi al servizio di battaglie sociali, cause e valori condivisi, supportando queste realtà in termini di popolarità, crowdfunding e fundraising.”
Tracciare la rotta è l’inizio per raggiungere importanti traguardi. Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto ad iscriverti al prossimo corso della DCA e quali aspettative nutri?
“Reputo la formazione continua una leva necessaria per la crescita professionale. Per questo motivo, da quando ho terminato il percorso accademico, ogni anno ho dedicato parte del mio tempo libero a migliorare un aspetto del profilo lavorativo.
Quest’anno ho sentito il bisogno di riallinearmi al mondo del digital marketing in modo più deciso. Cercavo concretezza. La scelta è ricaduta su DCA principalmente per questo: tutti i moduli sono bilanciati su cosa il mondo del lavoro richiede davvero.
Ho grandi aspettative su questa esperienza, anche per i professionisti che avrò l’occasione di incontrare. Dopo l’ultimo anno e mezzo così “anomalo” per le relazioni, frequentare in presenza, conoscere colleghi in carne ed ossa, sentirsi parte di un’aula, è un’idea a dir poco elettrizzante.”