Francesca Caon, ecco cosa significa essere esperti di PR
Molte delle nostre migliori interviste sono frutto di una genuina concatenazione di eventi casuali. Un professionista di rilievo attrae la nostra attenzione commentando sotto a un post, scrivendoci via email o, come in questo caso, mandandoci un messaggio privato. Abbiamo infatti conosciuto Francesca Caon grazie alla sua chirurgica capacità di relazionarsi online. E il minimo che potessimo fare era condividere la sua storia con la nostra community.
Come tutte le persone interessanti, Francesca ha vissuto esperienze eterogenee tra loro e ha saputo sempre prendere il meglio da ognuna di esse. Nasce come attrice ed evolve come esperta di PR, fino ad arrivare ad aprire una propria agenzia di pubbliche relazioni – la CAON Public Relations.
Il percorso accademico, l’esperienza all’estero, la vita da artista, l’avventura nel mondo delle PR. Tutti elementi di un magnifico puzzle che hanno dato forma alla sua apertura, alla sua competenza e alla sua carriera. In attesa, un giorno, di collaborare insieme a qualche progetto, le auguriamo il meglio dalla vita.
🎯 Da giovane hai scelto consapevolmente di bypassare l’accademia tradizionale e sviluppare un percorso di apprendimento molto particolare. Dal liceo linguistico all’accademia d’arte per chiudere il cerchio con una scuola di lingua all’estero. Quali sono state le ragioni che ti hanno spinto a intraprendere un percorso non tradizionale e, in generale, che giudizio ti senti di dare dell’Università moderna?
“Le relazioni con i media non possono prescindere da un alto grado di autorevolezza, caratteristica che non si acquisisce con la laurea o percorsi tradizionali, bensì con anni di costruzione positiva di contatti che ripongano in noi la loro fiducia professionale e umana.
In assoluto, ritengo che l’università rappresenti più che mai la corretta conclusione di un percorso di studi. Invito tutti i ragazzi a non rinunciarvi, individuando la facoltà che più li rispecchia intimamente senza sottostare a mere logiche strategiche, come quella di scegliere un indirizzo in base alla quantità di sbocchi lavorativi offerti.
Ognuno di noi costruisce la propria strada sulla base di una passione che ci anima, e oggi che ci si laurea mediamente più in fretta è assolutamente corretto investire tre anni ulteriori in formazione. Io stessa continuo a farlo, investendo sulla mia preparazione sia in Italia che all’estero; quale che sia la professione scelta, l’aggiornamento continuo è una delle chiavi per accedere al successo”.
🎯 La tua carriera parte subito in quinta con un’esperienza quasi quinquennale in Spagna, in particolare a Valencia. Hai lavorato per il rivenditore europeo di un’azienda americana costruttrice di aeromobili. Di cosa ti occupavi nel dettaglio per loro e cosa ti sei riportata a casa da quell’esperienza internazionale?
“In Spagna mi sono occupata di aviazione civile, un lavoro dall’impronta marcatamente maschile e che ho svolto a fianco di ingegneri aeronautici, meccanici e piloti.
Il mio compito è stato quello di curare le relazioni con enti governativi e Protezione Civile dei paesi in cui era richiesta la presenza dell’antincendio forestale garantita dai velivoli.
La ricordo come un’esperienza non soltanto indimenticabile, ma fondamentale per la mia formazione sotto il profilo lavorativo, intellettuale e umano.
Ritengo che ogni esperienza all’estero sia fonte di arricchimento, e lavorare in Spagna mi ha permesso di ampliare il mio bagaglio personale, così da riproporre competenze ed ampiezza di vedute in grado di differenziare la mia figura e la mia attività sul mercato italiano”.
🎯 Contributor per Linkiesta e Huffington Post, ma soprattutto capo dell’agenzia CAON Public Relations – queste le tue principali attività. Quando hai intuito che le pubbliche relazioni sarebbero diventate il tuo pane quotidiano e quali clienti principali annoveri oggi nel tuo portafoglio di agenzia?
“È stato un processo molto spontaneo, naturale, quasi inevitabile.Ero attiva nell’organizzazione di eventi di grosso calibro come festival, seminari e conferenze che prevedevano l’intervento di ospiti importanti. Ad un certo punto della carriera ho realizzato come quasi la totalità dei miei contatti fosse composta da giornalisti, e il passo successivo che mi ha poi portato a vivere di pubbliche relazioni è stato pressoché logico. Sono le PR che hanno cercato me, non il contrario.
Tra i principali clienti che annovero oggi nel mio portafoglio di agenzia ci sono imprese di rilievo internazionale come RiFRA di Matteo Rivolta (ambasciatore del lusso italiano nella produzione di bagni e cucine di pregio), Il Salvagente guidato da Matteo Fago (l’unica pubblicazione italiana dalla parte del consumatore e dei suoi diritti), e tante belle storie di successo come quella di Mik Cosentino (ex campione di nuoto divenuto milionario grazie all’infobusiness), i ragazzi di Metodo Universitario che aiutano migliaia di studenti grazie alle loro proposte innovative nel campo dello studio, Sofia Trevisan (manager tra le massime esperte italiane di strategie commerciali e formazione di venditori vincenti, in grado di competere a livelli internazionali), Ornella Auzino (una donna imprenditrice di Napoli che produce borse di altissima qualità artigianale combattendo contro l’illegalità delle contraffazioni)”.
🎯 I professionisti che hanno voglia di correre veloci nel lavoro svolgono solitamente numerose attività in contemporanea. Si tratta di seminare quanto più possibile in vista di un futuro migliore in cui raccogliere i frutti. Se ti chiedessi di immaginare la Francesca Caon del 2022, tu cosa vedresti nel tuo futuro a medio termine?
“Il mio obiettivo a medio termine è quello di creare una struttura aziendale, composta al suo interno da PR di talento che condividano la mia metodologia di lavoro e soprattutto la mia visione: non aspettare che siano i media a cercarti, ma sii l’artefice della creazione di autentiche celebrità che durino nel tempo. Come riuscirci? Questa è la parte difficile, e non si apprende all’università”.