Giammaria Coscia, Studente della Digital Combat Academy a Milano
Ha iniziato a lavorare nel marketing digitale a 15 anni digitalizzando la sua azienda di famiglia, lui è Gianmaria, nuovo Studente del nostro Corso a Milano in partenza per il 2 ottobre 2021 negli spazi di Copernico, in zona Stazione Centrale.
Nella tua bio di LinkedIn racconti che hai iniziato a lavorare nel marketing a 15 anni per digitalizzare l’azienda di famiglia. Come hai affrontato questa sfida e che percorso di formazione hai seguito?
“Io definisco l’età di 15 anni come inizio del mio lavoro presso l’azienda di famiglia, proprio perchè in estate, appena finivo la scuola, andavo per due mesi da mio nonno ed ero fisicamente presente negli uffici a Biella.
Tutto iniziò a 13 anni quando decisi di aprire il profilo instagram del brand, quasi per gioco, da li è stato tutto un crescere continuo per quanto riguarda il fatturato sui vari canali digital.
Definirei il mio percorso di formazione, particolare, siccome di fatto ho iniziato imparando con la metodologia learning by doing (a mio avviso la migliore) poi il primo corso acquistato è stato Instagram On Fire di Dario Vignali (marketers) poi sono passato a Funnel Secrets di Luca Mastella (attuale Learnn Funnel) poi ho seguito in parte CopyMastery di Dario Vignali e per unire i puntini di tutti questi corsi ho deciso di intraprendere il percorso, da poco terminato, da E-Commerce Manager in Start2impact, realtà che mi ha permesso di conoscere Federico Sbandi e quindi la digital combat academy. Penso che la formazione nel digitale sia un qualcosa di necessario ogni singolo giorno, visto che le novità sono sempre tante.”
Dopo aver raccontato la tua prima esperienza lavorativa con l’azienda di famiglia lavorativa ed i traguardi raggiunti con quest’ultima, la tua giovane, ma già ricca carriera ti vede protagonista come Junior E-commerce Manager, quali sono le tue sfide quotidiane e come le risolvi?
“Il mio ruolo sarebbe dovuto essere quello di gestire l’ecommerce, però essendo la nostra azienda una realtà piccola, con le sue difficoltà e con poche risorse umane ed economiche, questo compito è risultato davvero arduo soprattutto considerata l’età, mi ritrovavo davvero col dovere essere capace nel fare tutto, dal fare le foto a modificarle con lightroom a caricare i prodotti con le taglie e magari 4-5 varianti colore su woocommerce per poi passare alla parte di facebook advertising sia a livello locale che per i 6 negozi sia per l’ecommerce a livello nazionale. Per poi passare a tutta la parte di email marketing (occasionale) e raccolta mail nei punti vendita, compito che mi è costato caro visto che ogni sera, dopo aver studiato per scuola, ero con i fogli di carta in mano che arrivano dai negozi, a decifrare la scrittura delle clienti per caricare in Mailchimp i dati.
Inutile dire che è stato davvero un bel caos, considerato anche il fatto che a volte su WordPress combinavo dei pasticci e finivo quasi per litigare con il programmatore.
Inoltre in azienda, non veniva capita l’importanza di investire bene su un ecommerce e sull’advertising, eravamo nel 2018 – 2019, anni pre covid, e a posteriori mi ritengo abbastanza soddisfatto anche se non del tutto, del lavoro portato avanti che si è rivelato fondamentale durante il lockdown, in cui di fatto eravamo relativamente pronti a gestire gli ordini sul sito, ma soprattutto le decine di DM su instagram. Per quanto riguarda solo l’ecommerce dal 2019 al 2020 abbiamo chiuso con + 50 % mentre in instagram solo durante i mesi del lockdown con il seguito che avevamo, aumentato anche grazie alle piccole campagne di advertising, e con contenuti pubblicati costantemente siamo riusciti a vendere ben 1000 capi, mia madre stava circa 9 ore al giorno a rispondere ai messaggi, ahimè ancora oggi sul sito è presente solo parte della nuova collezione.
Da circa 2 anni c’è una persona in azienda che ci supporta per le foto e per il caricamento effettivo dei prodotti , oltre ad avere un programmatore che mi aiuta a effettuare modifiche complesse e occasionalmente ci sono delle figure specifiche o agenzie che mi supportano per delle modifiche specifiche o consulenze sulla UX/UI per esempio.
Le mie sfide quotidiane vanno ben oltre il ruolo da Ecommerce Manager, quando in uno dei 6 negozi o in Azienda c’è un problema con dei computer o con il cellulare o con il WiFi o ancora con la stampante o con dei file, ci sono io che in qualche modo cerco di aiutare a risolvere, o entrando con AnyDesk e sistemando direttamente il problema o dando istruzioni via telefono oppure recandomi in loco quando possibile. Fortunatamente il server, le mail aziendali e l’hosting non sono gestiti da me.
Inoltre tutti i cellulari aziendali vengono settati da me ed è mio compito spiegare come utilizzarli e per cosa con delle procedure scritte oltre al supporto a voce.
Per ultimo, tutta la parte di advertising gestione del sito ed email marketing, quella che mi entusiasma e diverte di più, è al momento in mano a me.
Ammetto che a volte è davvero complicato portare avanti tutto, pur piacendomi e non essendo un peso queste attività e sono inoltre conscio del fatto che per avere qualcuno di fisso che possa supportarmi costantemente è necessario un fatturato lato ecommerce ben superiore, di quello attuale.
Infine sorrido quando penso che attualmente il mio principale “lavoro” è quello di essere un bravo studente del liceo che quest’anno avrà la maturità.”
La vita come un puzzle è fatta di tanti piccoli pezzi, oltre al lavoro, infatti, sono le passioni che ci rendono vivi. Sappiamo che tu sei appassionato di arrampicata e snowboard, come coltivi queste discipline?
“Mi sono sempre piaciuti gli sport di adrenalina che ti danno una forte scarica, come l’arrampicata o anche la subacquea per cui ho un brevetto junior fatto quando ero un ragazzino.
Chiaro che quest’ultima la si può praticare solo in estate quando c’è un’occasione o un luogo particolare.
L’arrampicata ogni estate quando vado sulle dolomiti, dove c’è uno dei nostri negozi, la pratico con una guida e altri ragazzi e ogni anno facciamo delle vie alpinistiche molto affascinanti. Durante l’anno è davvero difficile portare avanti questa passione, visto che non ho ancora la patente, risulta difficile raggiungere delle falesie.
Lo snowboard, vuoi anche causa covid, è da un po’ di tempo che non lo pratico, però solitamente durante i mesi invernali organizziamo qualcosa con i miei zii o con degli amici.
Per tenermi in allenamento e staccare, nella quotidianità gioco a tennis e vado a correre.”
Basta leggere le risposte alle domande precedenti per capire che sei una persona orientata al futuro. Quindi l’ultima domanda sarà la più sfidante: che traguardi professionali e personali ha Giammaria per i prossimi cinque, dieci e quindici anni?
“Sarò molto chiaro, diretto e conciso in questa risposta, perchè non sono il tipo della pianificazione futura dettagliata, penso che poi le cose verranno da sé e che ci potrebbero essere sempre eventi imprevedibili che possono stravolgere qualsiasi piano.
I primi due step per me sono obiettivi mentre l’ultimo è un sogno.
Nei prossimi 5 anni vorrei terminare una triennale in Economia e poi una magistrale o un master, magari anche all’estero oppure in alternativa alla triennale + magistrale c’è un particolare Bachelor (di 4 anni) sempre nel campo economico in cui ogni anno sarei in un continente diverso. Al momento sto preparando una rigida e lunga application proprio per quest’ultimo programma.
Per i prossimi 10 anni ho l’obiettivo di entrare in una big tech per comprendere le dinamiche interne delle grandi aziende innovative.
Come sogno dei prossimi 15 anni invece c’è quello di consolidare e presumibilmente espandere la crescita dell’azienda di Famiglia in tutto il mondo, abbastanza utopico, ma non più di tanto visto che di recente il Brand “SEEDS” era presente a Tokyo, nel quartiere Ginza, e anni fa quando il marchio più importante “Le Nouveau Né” ha visto il culmine della sua brand awareness stava iniziando ad essere conosciuto anche in America e in alcuni stati dell’europa.
In tutti queste 3 fasi è previsto di supportare la Famiglia nella crescita e fare dei test di qualsiasi tipo sia in ambito B2B che B2C oltre che lavorare in altre realtà, per mettermi alla prova al di fuori di contesti di Famiglia, in cui le dinamiche interne sono ben diverse da un classico rapporto lavorativo.
Un esempio ne è la collaborazione che è iniziata da poche settimane con una startup nell’ambito agrifood, sempre con il ruolo di Ecommerce Manager con un particolare focus sull’advertising.”