La disputa felice, dissentire senza litigare sui social network, sui media e in pubblico di Bruno Mastroianni

– Dalla rubrica di Stefania Piumarta, “Parole sul Ring” –

Per questo nuovo appuntamento della rubrica “Parole sul Ring” la scelta cade su un testo che mi sono ritrovata spesso a regalare in diverse occasioni ad amici e colleghi perché, grazie al web, è sempre più impellente la necessità di esprimere la propria opinione ma non è detto che siamo davvero in grado di sostenere la nostra posizione.
Il testo di Bruno Mastroianni edito da Franco Cesati Editori, è un ottimo strumento rivelatore di quali dinamiche si instaurano tra chi parla e chi ascolta e potrà rivelarsi uno strumento prezioso per tutti gli Studenti della Digital Combat Academy nel momento in cui avranno la necessità di confrontarsi e dialogare con un pubblico sia esso online oppure offline.

COS’È UNA DISPUTA?

Bruno Mastroianni offre subito la definizione di disputa come quel dibattito, discussione vivace su un particolare argomento, ma anche diverbio, alterco che pone le due parti in una ruolo di confronto e di competizione. Eh già, perché nella disputa si presuppone una divergenza che va affrontata senza timori e senza tattiche di disimpegno mantenendo viva l’attenzione sui temi centrali e gli argomenti in oggetto. La disputa diventa un momento di massima costruzione per non dimenticare come le decisioni migliori nascano proprio dal disaccordo e dalle idee divergenti.

QUANDO ENTRA IN GIOCO LA DISPUTA?

Partendo dalla nota definizione di Watzlawick “Non si può non comunicare”, ogni nostro gesto, espressione, intonazione e anche silenzio comunicano per noi indicando e rafforzando  all’interlocutore il nostro pensiero. Detto ciò, diventa importantissimo comprendere come in qualsiasi momento in cui ci relazioniamo esponendo una nostra posizione, stiamo iniziando una vera e proprio disputa. Sta a noi riuscire a far valere il nostro pensiero o trasformare il tutto in un litigio sterile fine a se stesso. Bruno Mastroianni ci indica come mettersi nell’atteggiamento mentale giusto affinché il dialogo sia conoscenza e comprensione e la disputa un accrescimento per tutti.

COME È STRUTTURATO IL LIBRO TESTI CHE PARLANO?

Il libro è davvero ben strutturato. Dopo alcune pagine di introduzione nelle quali si offre al lettore una visione generale sull’argomento si arriva a dei reali suggerimenti pratici.
Strategie su come farsi capire; consigli pratici su come disinnescare il litigio compreso il potere di ignorare l’elemento aggressivo; uscire dalla propria zona di sicurezza, la cosiddetta echo chamber; la necessità di verificare sempre la fonte delle notizie; la capacità di trovare equilibrio tra le tre modalità principali con le quali prendiamo parte ad una disputa: reagire, adeguarsi e rielaborare.

CHI DOVREBBE LEGGERLO?

“La disputa felice” è un libro che dovrebbero leggere davvero tutti e non solo chi si occupa di digital marketing. Visto che ormai il digitale è parte integrante della vita di tutti, essere in grado di confrontarsi con gli altri esponendo il proprio pensiero in modo equilibrato fa davvero la differenza. Per quanto riguarda, invece, tutti coloro che si occupano di digital marketing, sono convinta che comprendere e affinare le tecniche per disputare in modo costruttivo possa rivelarsi fondamentale per coloro che, in qualità di community manager, sono costretti a rispondere a commenti e recensioni negative, attacchi e affronti sulle diverse piattaforme social.

CASO DI STUDIO: LA BADESSA E LA ZANZARA di radio24

Un esempio molto significativo di come confrontarsi in contesti difficili e ostili è riportata alla fine de “La disputa felice” con l’intervista alla badessa delle suore clarisse di Napoli, suor Rosa Lupoli durante il programma ironico e dissacrante de La Zanzara di Radio24 condotto da Giuseppe Cruciani.
Domande del tipo “come fate con le pulsioni sessuali” o “cosa pensa dei matrimoni omosessuali” farebbero subito immaginare a silenzi imbarazzanti da parte della suora, eppure sarà proprio lei a uscire indenne dimostrando come l’evitare atteggiamenti difensivi e aggressivi e sottraendosi alle polemiche sia il modo migliore per esprimere il proprio pensiero e dare vita ad una disputa felice.

Sono certa che dopo aver letto “La disputa felice” cambierete il vostro modo di affrontare qualsiasi discussione e, soprattutto, avrete voglia di offrire ai vostri amici la stessa possibilità regalando e consigliando il libro.

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