Pensare i libri in rete. Riflessioni sulla figura del bookinfluencer
– Dalla rubrica di Stefania Piumarta, “Parole sul Ring” –
Si è da poco conclusa a La Nuvola a Roma la XX Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, e ho pensato che per l’appuntamento della rubrica “Parole sul Ring” fosse più interessante per la community della Digital Combat Academy riportare alcune interessanti riflessioni che ho raccolto nel corso del dibattito Pensare i libri in rete.
L’incontro è stato organizzato dal Centro per il Libro e la Cultura e moderato dal suo direttore, il dottor Angelo Piero Cappello. Ospiti due seguitissime bookinfluencer, quali Giulia Ciarapica e Veronica Giuffrè e il fondatore e ideatore del sito mangialibri.it online dal 2005, Davide Frati.
DA BLOGGER LETTERARI A BOOKINFLUENCER
Tutto ha inizio dalla nascita dei blogger letterari. Oltre una decina di anni, ci fu una sorta di esplosione di spazi in rete dedicati alla recensione di libri. A curarli erano scrittori, professori e semplici lettori. Nel tempo alcuni blog sono scomparsi mentre altri sono ancora in auge, proprio come Mangialibri ma, già allora, era facile ascoltare un brusio tra giornalisti e addetti ai lavori sulla validità o meno delle recensioni pubblicate. Il tema centrale sembrava e sembra ancora essere il diritto o meno di parlare di un libro senza avere quelle caratteristiche autorevoli del linguaggio accademico conferite obbligatoriamente solo agli addetti ai lavori.
Può un semplice appassionato di lettura permettersi il lusso di sviscerare e parlare di libri?
La risposta unanime è decisamente sì e lo dimostra la crescente presenza dei bookinfluencer sui social. A loro va il merito di aver captato il potenziale dei social nel raggiungere una platea ampia e eterogenea bypassando quella nicchia elitaria entro cui la lettura sembrava essersi impantanata. La rivoluzione del web ha di sicuro segnato in positivo anche il mondo del libro e tutta la catena di produzione collegata, dall’autore, passando dall’editore fino al libraio e al lettore finale.
A conferma della forza crescente dei bookinfluencer nella promozione dei libri, i dati dell’Osservatorio sulla lettura e i consumi realizzato dall’Associazione Italiana Editori, pubblicato su Il Giornale della Libreria riportano come, tra il 2017 e il 2019, l’interesse verso quotidiani e media tradizionali sia sceso dal 13% al 9% mentre quello verso social e community sia salito dal 14% al 16% e addirittura il 59% degli intervistati dichiara di aver acquistato un libro dopo aver letto le recensioni su blog, siti dedicati e opinioni sui social.
CHI SONO I BOOKINFLUENCER?
I bookinfluencer sono delle persone reali animate da una grande e profonda passione per la lettura che trovano piacere nel condividere, discutere, riflettere e promuovere i libri che leggono ad una community che ripone in loro fiducia e stima riconoscendogli una forte autorevolezza.
Ed è questa la parola magica che fa sì che i bookinfluencer, come gli influencer in genere, abbiano quel riconoscimento e quella influenza da parte dei follower da invogliargli all’azione, che sia essa l’acquisto di un prodotto o di un servizio e, come nel nostro caso, di un libro.
Non è quindi presupposto indispensabile essere popolari quanto essere autorevoli e più è reale e affidabile il contenuto che l’influencer consiglia più stretto e consolidato diventa il rapporto di fiducia instaurato, innescando quel meccanismo popolare del passaparola (word of mouth).
Una fiducia che si conquistata nel tempo, instaurando relazioni, creando engagement e generando conversazioni con l’uso di un linguaggio semplice, diretto, spesso senza alcun filtro accademico, scegliendo contenuti visual capaci di comunicare al passo con l’evoluzione della comunicazione stessa, restando in sintonia con i trend del momento, dialogando con lo stile più idoneo al target di riferimento. La forza dei bookinfluencer è nel loro essere in linea con i tempi, sia negli strumenti utilizzati che nello stile comunicativo scelto.
Sono migliaia i bookinfluencer attualmente presenti sulle diverse piattaforme social. Alcuni scelgono di essere presenti su più social e, in riferimento a quale piattaforma prediligono, i bookinfluencer prendono il nome di bookgrammer, bookblogger, booktuber e, ultimo arrivato, anche di booktoker.
IL LAVORO DEI BOOKINFLUENCER
Il ruolo e l’impegno richiesto a un bookinfluencer è tutt’altro che semplice, anzi direi decisamente impegnativo perché di base è indispensabile leggere il libro. Un bookinfluencer è, prima di tutto, un lettore forte, cioè in grado di leggere centinaia di libri all’anno riuscendo ad analizzare il testo individuando anche quel “non detto”, cioè quel messaggio che si nasconde in una semplice frase e che non sempre è esplicitato nella sinossi ma che rappresenta il perno centrale attorno al quale ruota il libro stesso.
Ma non basta leggere il libro, Il bookinfluencer è anche un content creator in quanto deve riuscire a catturare l’attenzione dei follower attraverso un visual e un contenuto accattivante e, successivamente, curare la fase impegnativa di engagement rispondendo ai commenti e ai messaggi in Direct dei follower.
Parecchie case editrici hanno compreso il valore e le potenzialità dei bookinfluencer nella promozione dei libri tanto da conferire loro un ruolo determinante nella strategia promozionale di un libro o di una nuova collana in uscita. E, nel caso di piccole e medie case editrici, l’avvento dei social e dei bookinfluencer ha determinato la differenza tra il successo e il fallimento.
GIULIA CIARAPICA E I VERONICA GIUFFRÈ
Giulia Ciarapica ha un profilo IG con 15K, autrice, scrive su Il Foglio e Il Messaggero. Veronica Giuffrè con il profilo ICalzini Spaiati ha 20K su IG, è Social Media Manager, social-prof per Feltrinelli Edication, scrive su Donna Moderna, Style Magazine Italia.
Entrambe sono riuscite a trasformare la propria passione per la lettura e la scrittura in un vero e proprio lavoro e Veronica Giuffè non perde l’occasione di dichiarare come “Non tutti capiscono il mio lavoro e le sue complessità e spesso mi imbatto con chi pensa che io stia sui social solo per divertimento. Il bookinfluencer è un lavoro nuovo e non viene ancora valorizzato come dovrebbe.”
Giulia Ciarapica aggiunge, con la sua allegria, come i bookinfluencer possano essere definiti “spacciatori di cultura” perché sì, si può parlare in rete di libri, basta ricordare sempre come la rete sia il contenitore e il libro il contenuto e che i bookinfluencer instaurano un dialogo, un anello di congiunzione tra i due elementi.“
Entrambe sono convinte sostenitrici di come il web e i bookinfluencer siano una via di mezzo tra l’ufficio stampa e l’ufficio eventi e che nulla toglie all’editoria tradizionale, casomai, aggiunge valore.
Personalmente aggiungo che i bookinfluencer hanno dato vita ad una profonda diffusione capillare del libro e mi piace ricordare il loro ruolo determinante nelle fasi del lockdown per il Covid 19 quando, con la messa in onda di dirette, incontri con gli autori, video, mini-presentazioni e reel, non solo hanno fatto compagnia a tutti noi, ma hanno offerto una sicura accelerata alla diffusione dei libri laddove i libri non venivano neanche considerati.
Certo è che, ascoltandole dal vivo, ma anche seguendole su IG, è palese una loro caratteristica: amano profondamente la letteratura e svolgono il ruolo di bookinfluencer con grande passione. E come potrebbe essere diversamente? La passione è il carburante per raggiungere qualsiasi obiettivo.
CONSIGLIO LIBROSO
Se tra gli Studenti della Digital Combat Academy c’è qualche appassionato di libri che sia anche incuriosito dal mondo dei book blogger e bookinfluencer, credo possa interessare la lettura di “Book blogger. Scrivere di libri in Rete: come, dove, perché” scritto da Giulia Ciarapica e pubblicato da Franco Cesati Editore nel 2018.
È un libro tecnico che spiega come leggere un libro per scriverne poi una recensione e segue una carrellata di esempi su come promuovere un libro sui social. In finale non manca un interessante elenco di account da seguire perché, in fondo, analizzare gli altri è un modo per prendere spunto e per innescare l’idea giusta per voi.