Stefania Piumarta, Matura Esploratrice del Mondo Social & Digital
Si definisce curiosa, ma è una vera professionista del settore. Ha curato i social per delle attività locali e per il lancio di un libro che ha fatto sold out
Il mondo cambia in fretta e restare al passo è una sfida continua. Aggiornare le proprie competenze digitali, poi, può assumere mille forme. Dalla pratica quotidiana all’auto-formazione passando per la formazione in Aula, si tratta di abbracciare i propri limiti e spingersi oltre. A prescindere dalla provenienza geografica e dall’età. Ebbene, Stefania è la rappresentante ideale di questa sfida continua.
Di lei ci hanno colpito tante cose, ma in particolare la chiosa della sua Video-Candidatura, che per rispetto della sua bellezza riportiamo integralmente:
“Spero che chiunque sia dietro quel video per ascoltare le mie parole non prenda troppo in considerazione i miei anni. Perché non è mai troppo tardi per mettersi a studiare, imparare, ingranare la marcia e andare avanti”.
Ebbene, toccati da queste parole non potevamo che fare una scelta. Accogliere a braccia aperte Stefania e darle tutto quello che possiamo.
Possiamo darle un lavoro? No, perché la Digital Combat Academy non è un’agenzia interinale e non promuove ciò che non può garantire.
Possiamo potenziare le sue competenze social & digital? Sì, questo decisamente sì. Per consentirle, con maggiore confidenza, di tornare ad attaccare attività locali e PMI.
Per voi, le sue parole.
Quali opportunità di vita apre il mondo digitale per chi parte da un contesto iper locale come Pomezia?
“In tutta sincerità non credo ci siano confini territoriali per il mondo digitale, al contrario sono una convinta sostenitrice dell’universalità e credo che niente come il mondo digitale sia riuscito ad accorciare le distanze; forse l’unico vero competitor del digitale è la musica.
Ma volendo comunque rispondere alla domanda, credo che la realtà della città di Pomezia sia favorita da un’attenzione particolare che la nuova amministrazione ha rivolto proprio verso il digitale e i suoi canali di comunicazione.
Da oltre un anno è attivo un canale Telegram con il quale i cittadini vengono informati in tempo reale di ciò che accade, grande presenza e fermento su Facebook sia a livello istituzionale che privato, varie aree Free WiFi, aggiornamenti software amministrativi per snellire le pratiche amministrative (siamo già dotati della carta d’identità digitale), biblioteca comunale in rete e parecchie scuole attente all’educazione digitale.
Di sicuro la presenza di grandi aziende e la vicinanza a Roma, rende Pomezia un’area strategica dove poter innescare nuovi e suggestivi capitoli di sviluppo digital. Sono convinta che le realtà cosiddette ‘provinciali’ in effetti contengano al loro interno quel seme di identità individuale e territoriale per permettere lo sviluppo e la sostenibilità di grandi idee e progetti. Un’area a dimensione più umana e sempre più smart city che raccoglie e abbraccia con entusiasmo il nuovo che avanza”.
Da Facebook in poi, il social media management ha conquistato l’immaginario di aziende piccole e grandi. Tu come hai avviato la tua professionalità?
“Il mio più che un percorso è una vera esplorazione. Mi sono avvicinata ai social inizialmente con la piattaforma tedesca Xing (non credo neanche esista più!), per poi atterrare in MySpace. Di Facebook non vi era traccia ma non appena in rete si iniziò a parlare dell’idea di Zuckerberg non ho resistito e mi sono iscritta.
Ed è stato proprio navigando tra le varie funzioni che ho intuito che c’era un campo vuoto che aveva bisogno di essere riempito: esistevano le pagine per le aziende ma queste non avevano il tempo e la predisposizione per seguirle, interagire con i propri utenti e postare contenuti adatti. Così mi sono detta: posso farlo io per loro!
Ricordo i primi clienti: il bar dove facevo colazione la mattina o il negozio dell’amica di scuola. Come pagamento usavo il baratto. Dovevo mettere alla prova me e rendermi conto se ciò che pensavo fosse davvero realizzabile e utile per loro. Quando un’amica giornalista mi ha informato che ciò che svolgevo era una professione di tutto rispetto con tanto di nome, non potete immaginare la mia gioia.
Ormai mi ero fatta le ossa sul campo e piano piano i clienti successivi sono arrivati con il passa parola. In quegli anni non esistevano ancora le Facebook ADV e tutto l’engagement era organico. Diciamo che sono nata professionalmente in un momento in cui la vera forza la davano i contenuti e il rapporto con gli utenti. Ora si chiamano content marketing e customer care: allora si trattava solo di buon senso, amore e attenzione per il cliente e tantissima passione nel proprio lavoro!”.
canali di formazione hai prediletto per potenziare le tue competenze?
“Come dicevo, tutta la mia esperienza viene dall’essermi sporcata le mani sul campo ma amo leggere e quindi mi sono affidata serenamente alla lettura di libri rigorosamente cartacei (se apri i miei libri sono tutti sottolineati, con appunti e post-it) e articoli di blog di settore: alcuni si sono rivelati superlativi, rispondendo alle mie domande e confermando i mie dubbi.
Un’altra soluzione che uso ancora e mi sento di consigliare vivamente, sono i gruppi di Facebook: leggere le domande che pongono gli altri, spesso, ti risolvono questioni che neanche avevi pensato! Leggere per informarsi, ne sono convinta, è la più grande ricchezza”.
Quattro anni di lavoro per la stessa realtà sono tanti, specie in un mondo frenetico come quello moderno. Parlaci della tua esperienza per Cuore di Rondine.
“Cuore di Rondine è un memoir edito dalla Longanesi nel 2015 ma maturato da una mia idea nata nel 2005. Mi piace molto scrivere e volevo fermare su carta la vita nascosta di uno dei soci fondatori del GIS, il Gruppo Intervento dei Carabinieri.
Per restare sul versante social e marketing della domanda, rispondo che, quattro mesi prima dell’uscita del libro nelle librerie, ho pensato di aprire una pagina Facebook che potesse accogliere gli appassionati del settore e prepararli all’uscita del libro. È stato subito un successo raggiungendo coinvolgimenti altissimi e tutti rigorosamente organici. Avevo impostato tutta la strategia sull’attesa centellinando brevi pillole storiche e i risultati si sono visti il giorno dell’uscita con un sold out in quasi tutte le più grandi librerie.
Ho proseguito con passione per circa due anni curando il customer care e le presentazioni del libro nelle varie città italiane. Ho anche utilizzato un booktrailer, uno strumento ancora poco utilizzato nel campo dell’editoria ma che mi ha dato ottimi risultati e si è rivelato eccellente per la vendita del libro.
È stato un piacere lavorare sull’ideazione e la creazione dei testi ed è un prodotto che mi sento di consigliare per chiunque voglia promuovere il proprio libro: i video coinvolgono e permettono di far entrare il lettore con una forza maggiore nel mood del libro. La pagina di Cuore di Rondine ancora esiste perché è in programmazione una serie televisiva e quindi, tornerà ancora a parlare di sé”.
Fatto 100 il numero di competenze legate al Marketing Digitale, quali sono le materie delle quali vuoi ottenere un assaggio e quali quelle su cui ingranare la marcia?
“Domanda difficile per una curiosa come me. Diciamo che penso sia indispensabile avere una competenza più ampia possibile e orizzontale del Marketing Digitale al fine di poter strategicamente trovare la soluzione migliore quando ci si trova a dover risolvere una richiesta del committente.
Sono creativa e intuitiva e sono certa che ciascuna materia sarà in grado di stimolare e soddisfare la mia indole. Se proprio dovessi scegliere un tema nel quale non mi sentirei a mio agio, di sicuro i linguaggi di programmazione. Mi piace troppo scrivere e leggere per potermi immaginare intenta a scrivere con i numeri! Provo grande ammirazione per chi lo fa, ma ammetto: non fa per me!”.
Cosa significa, per te, avere visione nella vita?
“Semplicemente vivere la vita. Senza una visione della vita è come camminare a tastoni senza sapere dove andare. Avere una visione della vita è riuscire a cogliere le sue opportunità, capire quando lasciare andare qualcosa che ti sta zavorrando e abbracciare con entusiasmo e curiosità il nuovo che arriva perché stai lì lì per trasformare un tuo sogno in realtà”.